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Volley - Messaggi, figlia d'arte alla conquista di Fiorenzuola

Glenda Messaggi, ultima stagione a Busnago in Serie C, dove ha conquistato la promozione in B2, schiacciatrice di 1.80, professione studentessa di chimica con la passione del volley nel cuore, è una nuova giocatrice della Pavidea Fiorenzuola...

Glenda Messaggi, ultima stagione a Busnago in Serie C, dove ha conquistato la promozione in B2, schiacciatrice di 1.80, professione studentessa di chimica con la passione del volley nel cuore, è una nuova giocatrice della Pavidea Fiorenzuola.
Figlia di genitori sportivi (il papà Enrico è stato portiere di calcio a ottimi livelli scuola Inter) Glenda ha deciso di accettare l’offerta di Fiorenzuola e cimentarsi nel suo primo torneo di B2; coach Marini in lei ha visto una giocatrice futuribile, dal braccio potente e con tanta voglia di emergere.
Perfezionista, scrupolosa, autocritica, competitiva ma anche umile, doti che per Glenda promettono bene e che già hanno risvegliato l'attenzione degli addetti ai lavori di Fiorenzuola.

Glenda, quali sono le tue sensazioni alla vigilia del tuo primo campionato a questo livello in una società che ha ambizioni ma sta puntando tanto su ragazze giovani?
«Sono elettrizzata, fiduciosa ed entusiasta: non vedo l’ora di cominciare»
Quanto ha influito nella tua formazione aver avuto un padre che praticava sport a livello agonistico? Cosa ti ha trasmesso?
«Mi ha influenzato molto, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Mi ha trasmesso la mentalità dell’atleta e la determinazione, lo spirito di sacrificio e la possibilità di credere sempre nei propri sogni».
Sai che il tuo nuovo coach è conosciuto per la profonda cultura del lavoro e per pretendere tanto dalle proprie atlete. Ti aspetta un anno duro, da “rookie”. Sei pronta o ti spaventa?
«Sono prontissima. Sicuramente sarà necessario un grande impegno da parte mia, ma il lavoro non mi spaventa: mi dà l’opportunità di migliorare e crescere. Per me deve essere l’anno in cui alzare l’asticella e pormi traguardi ambiziosi».
Dovrai fare anche tanti sacrifici visto che abiti lontano, a Vignate in provincia di Milano, e dovrai sostenere quattro allenamenti alla settimana. La tua determinazione ti permetterà di coniugare scuola e volley?
«So che mi aspetta un anno molto impegnativo, ma l’amore per questo sport mi dà la carica necessaria per superare le difficoltà. Spero di conciliare le due cose in maniera soddisfacente e chiudere positivamente l’anno in entrambe le attività».
Hai già fatto un paio di allenamenti con la squadra, anche se non al completo. Come ti sei trovata con le atre ragazze, quasi tutte più grandi di te?
«Ho visto un gruppo determinato e spero di apprendere dalla loro esperienza. L’ambiente mi è sembrato perfetto per crescere, senza eccessive pressioni e con una società presente e attenta».

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