Massimo Botti lascia il volley dopo 22 anni di Serie A
Due scudetti con la Maxicono Parma allenata da Bebeto, dove aveva come compagni di squadra fenomeni del calibro di Blangè, Renan, Giani e Bracci, una Coppa Italia, una Coppa Cev e una Challenge Cup (questultima con Perugia). Con alle spalle 22...
Due scudetti con la Maxicono Parma allenata da Bebeto, dove aveva come compagni di squadra fenomeni del calibro di Blangè, Renan, Giani e Bracci, una Coppa Italia, una Coppa Cev e una Challenge Cup (questultima con Perugia). Con alle spalle 22 stagioni in Serie A (fra A1 e A2) e dopo essere stato anche capitano del Copra, la squadra della sua città, Massimo Botti lascia il volley. Lo fa dopo aver terminato la stagione con Monticelli in B1, squadra in cui milita ininterrottamente dal 2012, anno in cui lasciò Molfetta in A2 per scendere di categoria. Centrale e opposto, ha alle spalle anche esperienze in azzurro negli anni della Generazione dei Fenomeni; la sua prima convocazione con la maglia dellItalia risale al maggio 1995 in una sfida a Cuba.
Insieme a Luca Tencati è stato in assoluto il miglior giocatore piacentino di tutti i tempi, protagonista con la maglia di Parma di uno dei momenti più esaltanti della pallavolo italiana, Botti dopo aver iniziato la carriera come centrale ha trovato spazio ad alti livelli anche da opposto, in una pallavolo in cui gli universali erano merce sempre più rara. Dopo anni trascorsi in giro per lo Stivale è stato protagonista pure della storia di Piacenza: era uno dei punti di riferimento nella squadra allenata da Berruto che allesordio in A1 si salvò allultima giornata battendo Treviso e cera anche con Velasco, nella prima finale scudetto nella storia biancorossa, quando provò stoicamente a scendere in campo nella gara decisiva contro la Sisley nonostante un serio infortunio agli addominali. Dopo una stagione a Padova, tornò al PalaBanca nel 2006-2007 per una nuova finale scudetto, con DallOlio in panchina, prima di trasferirsi a Verona e quindi a Perugia, Cavriago e Molfetta.
Botti lascia la pallavolo giocata ma si sposta di pochi metri per sedersi sulla panchina della Canottieri Ongina. Lormai ex centrale sarà lallenatore della squadra impegnata il prossimo anno in B1.
Insieme a Luca Tencati è stato in assoluto il miglior giocatore piacentino di tutti i tempi, protagonista con la maglia di Parma di uno dei momenti più esaltanti della pallavolo italiana, Botti dopo aver iniziato la carriera come centrale ha trovato spazio ad alti livelli anche da opposto, in una pallavolo in cui gli universali erano merce sempre più rara. Dopo anni trascorsi in giro per lo Stivale è stato protagonista pure della storia di Piacenza: era uno dei punti di riferimento nella squadra allenata da Berruto che allesordio in A1 si salvò allultima giornata battendo Treviso e cera anche con Velasco, nella prima finale scudetto nella storia biancorossa, quando provò stoicamente a scendere in campo nella gara decisiva contro la Sisley nonostante un serio infortunio agli addominali. Dopo una stagione a Padova, tornò al PalaBanca nel 2006-2007 per una nuova finale scudetto, con DallOlio in panchina, prima di trasferirsi a Verona e quindi a Perugia, Cavriago e Molfetta.
Botti lascia la pallavolo giocata ma si sposta di pochi metri per sedersi sulla panchina della Canottieri Ongina. Lormai ex centrale sarà lallenatore della squadra impegnata il prossimo anno in B1.