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La Corte Sportiva di Appello conferma: CastellanaFontana-Cittadella riparte dal minuto 46

Respinto il reclamo dei modenesi che chiedevano lo 0-3 a tavolino. Restano anche le tre giornate di squalifica a Monopoli

La Corte Sportiva di Appello conferma la decisione del Giudice sportivo regionale: Castellana Fontana-Cittadella si giocherà nuovamente ripartendo dal minuto 46, con il risultato di 0-0 e i padroni di casa costretti a scendere in campo in nove a causa di due espulsioni patite durante la prima frazione e nell’intervallo.

La società modenese aveva infatti presentato reclamo sostenendo che la sospensione decisa dall’arbitro fosse colpa del sodalizio piacentino, che “la società ospitante fosse ritenuta responsabile per i fatti accaduti e che dunque alla stessa fosse inflitta la perdita della gara per zero a tre come previsto dall’articolo 10 comma 1 del CGS”.

La CastellanaFontana ha presentato delle controdeduzioni spiegando come “da parte dei propri tesserati non sarebbero stati messi in atto comportamenti violenti e minacciosi nei confronti dell’arbitro, che i preposti della stessa società avrebbero sempre garantito il mantenimento dell’ordine pubblico, che le stesse forze dell’ordine intervenute presso l’impianto sportivo potrebbero confermare che non si erano create situazioni tali da mettere in pericolo l’incolumità della terna arbitrale e che dunque la decisione del direttore di gara di non proseguire l’incontro appare ingiustificata e sproporzionata”.

La Corte Sportiva di Appello ha dato ragione ai piacentini, confermando la sentenza del Giudice sportivo regionale e ribadendo la prosecuzione della gara che si giocherà iniziando dal secondo tempo.

Sempre il sodalizio piacentino ha presentato reclamo contro la squalifica di Mattia Monopoli, fermato per tre giornate sempre per quanto successo in occasione del confronto con il Cittadella. Secondo i dirigenti castellani il giocatore “avrebbe, per via della decretata espulsione di un proprio compagno di squadra, protestato usando “un tono di voce eccessivo”, negando che lo stesso calciatore abbia pronunciato frasi irriguardose o offensive nei confronti della terna arbitrale”.

Anche in questo caso la Corte ha rigettato il reclamo basandosi sugli atti ufficiali del direttore di gara “redatti in modo preciso e dettagliato e che dunque non necessitano di ulteriori chiarimenti da parte dell’arbitro e nemmeno fanno emergere la necessità di disporre le testimonianze delle persone indicate dalla reclamante”. Stando a quanto risulta dal referto, “il calciatore Monopoli ha avuto una reazione scomposta e incontrollata offendendo ripetutamente la terna arbitrale e scagliando violenti pugni contro la porta del proprio spogliatoio”. Confermato dunque lo stop per tre giornate.

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