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La Bavagnoli vince la Coppa Italia e porta la Roma nella storia. «Il coronamento di un percorso»

Primo trofeo per la squadra femminile giallorossa, guidata dalla piacentina che adesso potrebbe diventare direttore generale. «Siamo partite con una grande umiltà e ci siamo prese una grande soddisfazione»

Elisabetta Bavagnoli porta la Roma nella storia. Vincendo la Coppa Italia 3-1 ai rigori (0-0 dopo 120 minuti) nella finale contro il Milan al Mapei Stadium, il tecnico piacentino ha regalato alla squadra giallorossa il primo trofeo della propria storia. Un successo arrivato al termine di una gara tiratissima ed equilibrata, in cui la Roma si è trovata di fronte la seconda forza del campionato, quel Milan, guidato in panchina da Maurizio Ganz, che in campionato era riuscito a distanziare le capitoline di ben 14 punti.

Ma nella partita più importante della stagione la squadra della Bavagnoli ha piazzato il sigillo decisivo, giocando un incontro tutta sostanza e qualità e sfruttando nei tiri dal dischetto la grande giornata del portiere Ceasar, capace di ipnotizzare le avversarie. E alla rete decisiva di Bernauer è scoppiata la festa in casa Roma.

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Il tecnico piacentino aggiunge così un trofeo alla Panchina d’oro conquistata nel 2020 (oltre ai numerosi successi conquistati da giocatrice), arrivando al culmine un progetto nato tre anni fa. La vittoria in Coppa Italia assume un valore ancora maggiore considerato che le giallorosse avevano in campo ben cinque giocatrici italiane Under 25 e che solamente poche ore prima avevano messo in bacheca anche il secondo titolo tricolore consecutivo con la Primavera. Insomma, il futuro sembra proprio essere roseo.

«E’ il coronamento di un percorso iniziato tre anni fa» ha spiegato ai microfoni di Sky la Bavagnoli. Che però guarda avanti: «Ma non abbiamo finito, vogliamo continuare a crescere. Sono orgogliosa delle mie ragazze perché non abbiamo mai mollato pur avendo di fronte una squadra molto forte. Tatticamente abbiamo puntato sulla costruzione dal basso cercando di sfruttare al meglio anche gli esterni e siamo state brave a resistere, dimostrando un passo in avanti come mentalità e personalità».

Poi uno sguardo al momento in cui è arrivata la svolta. «La semifinale di Supercoppa, persa 2-1 ai supplementari contro la Juventus, ci ha dato delle consapevolezze in più, abbiamo capito che potevamo giocarcela con tutti. A chi dedico questa vittoria? A tutti i tifosi della Roma e alla società».

Si parla anche del futuro. Nelle scorse settimane si erano fatte molto insistenti le voci che volevano un addio alla panchina e un ruolo in società come direttore generale, con pieni poteri su tutto il settore femminile, giovanili comprese. Nella serata della festa la Bavagnoli ovviamente non mette punti fermi, perché è giusto godersi fino in fondo questo momento. «Cosa succederà il prossimo anno? Ne parleremo con la società, sono certa che proseguiremo il nostro percorso di crescita. Siamo partite con una grande umiltà e ci siamo prese la prima grande soddisfazione».

MILAN-ROMA 1-3 d.c.r.

MILAN: Korenciova; Vitale, Agard, Fusetti; Bergamaschi, Boquete, Jane (45’ st Mauri), Hasegawa, Tucceri Cimini; Dowie (32’ st Grimshaw), Giacinti. A disp.: Piazza, Rizza, Spinelli, Salvadori Rinaldi, Simic, Conc, Tamborini. All.: Ganz

ROMA: Ceasar; Soffia (23’ st Erzen), Swaby, Linari, Bartoli; Giugliano, Bernauer; Thomas (13’ pts Banusic), Andressa (36’ st Greggi), Serturini; Lazaro (36’ st Bonfantini). A disp.: Baldi, Pipitone, Pettenuzzo, Ciccotti, Corrado. All.: Bavagnoli

ARBITRO: Marotta. Assistenti: Di Monte e Trasciatti. IV Ufficiale: Ferrieri Caputi

NOTE: Ammonite: Giugliano, Vitale, Linari, Boquete, Mauri. Recupero: 1’ pt, 4’ st, 1’ pts, . Spettatori 1.500 circa.

Sequenza rigori – Boquete: parato. Giugliano: gol. Agard: gol. Serturini: gol. Grimshaw: parato. Linari: alto. Tucceri Cimini: palo. Bernauer: gol.

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