Riaprono per protesta anche alcune palestre in Emilia-Romagna. «Al primo posto c'è il diritto al lavoro»
Da ieri si può svolgere attività all'interno delle strutture a marchio GimFive. Nel Modenese una trentina di clienti solo il primo giorno. Nessuna sanzione agli sportivi, il gestore invitato in Questura
Non ci sono solo i ristoratori che protestano attraverso l’iniziativa #ioApro: da ieri infatti l’elenco comprende anche qualche palestra che, nonostante i divieti imposti di vari Dpcm che si susseguono, ha deciso di spalancare le porte ai clienti. Fra i capofila i gestori di GimFive, struttura di Modena che conta 12 palestre su tutto il territorio di cui 6 in Emilia-Romagna e ha una novantina di persone impiegate.
Da venerdì 15 i clienti possono presentarsi e svolgere la loro attività fisica, pur con le limitazioni dettate dal distanziamento e dall’igienizzazione della strumentazione utilizzata. Solo nella giornata di ieri sono stati una trentina gli sportivi che hanno indossato tute e scarpe da ginnastica per sfruttare il proprio abbonamento.
All’interno della struttura è ovviamente intervenuta la polizia: nessuna contravvenzione ai clienti, mentre il gestore è stato invitato in Questura per accertamenti. Ma i titolari non si sono tirati indietro: «Continueremo con questo atto di disobbedienza civile, perché al primo posto c’è il nostro diritto al lavoro»