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Le campionesse mondiali Zanardi e Collinelli: «Che emozione e che grande soddisfazione»

Le due protagoniste del VO2 Team Pink commentano il successo iridato insieme al commissario tecnico Salvoldi, al presidente Andrina e al papà-ds Andrea Collinelli

SILVIA E SOFIA – Silvia Zanardi, piacentina doc, ha centrato il suo primo risultato di grido in campo internazionale nel suo secondo anno in categoria. Classe 2000, si è avvicinata al ciclismo nel Gs Zeppi nei Giovanissimi, poi le esperienze a Pontenure con i maschi (Esordienti) e le avventure rosa con le maglie di Cadeo Carpaneto e VO2 Team Pink (Allieve), Vecchia Fontana (primo anno Juniores) e il ritorno tra le “panterine”. Per lei, un 2018 tutto d’un fiato: i ritiri a Livigno, il debutto in maglia azzurra sulla pista di gara a Fiorenzuola, poi gli Europei Juniores su strada in Repubblica Ceca e il suo primo Mondiale su pista culminato con l’oro.

“Il tempo è volato – confessa Silvia – dalla prima convocazione sono arrivata alla soddisfazione massima che potessi ricevere in questa avventura. La nazionale è dura, ci si allena, si soffre e si sta via da casa per ritiri e allenamenti, vedendo poco le persone care. Ma poi, quando arrivi a questo punto, al Mondiale in pista, tutti questi sacrifici vengono ripagati. Arrivarci è difficilissimo, far bene lo è ancora di più. La giornata è lunghissima, il momento di correre sembra non arrivare mai, ci si prepara fisicamente e mentalmente. Dopo il riscaldamento sai che dovrai fare una cosa sola: concentrarti e dare il massimo. Così è stato, la prima partenza è stata falsa in finale, forse a causa della tensione, una di noi ha sbagliato, ma alla seconda la concentrazione era tale che non sentissi nulla, né la musica, né il tifo. Dopo le prime pedalate mi sono accorta che potevamo farcela, ci siamo avvicinate sempre più all’avversario fino a raggiungerle vincendo il Mondiale. Che emozione, che felicità e che soddisfazione! Ancora non ci credo. Ringrazio tutto lo staff che ha permesso tutto ciò, i miei allenatori che mi hanno sempre preparata al meglio, anno dopo anno, e le persone che mi seguono sempre, anche chi mi guarda dal cielo. Questa maglia è anche vostra. Per ultime, ma non meno importanti, volevo ringraziare le mie compagne di questa impresa (Sofia, Gloria, Giorgia e Vittoria): senza di loro non avrei fatto niente”.

Sofia Collinelli, invece, è una romagnola al secondo anno al VO2 Team Pink, passando da un’estremità all’altra della regione. Anche per lei, la prima medaglia pesante in campo internazionale al suo debutto in un Mondiale dopo l’esperienza agli Europei su strada di categoria. “E’ stata un’emozione unica – racconta la ciclista ravennate – in finale ho commesso la falsa partenza, l’emozione, l’ansia e l’adrenalina erano a mille, una sensazione unica. Appena partite, abbiamo visto che potevamo prevalere sull’avversario, andarlo a prendere e siamo state attaccate negli ultimi due giri. La fine è stata una liberazione, vincere un Mondiale è una sensazione unica. Ancor più bello è condividerlo con le compagne con cui lavoro da novembre, in particolare con Silvia, con me anche al VO2 Team Pink e appartenente alla stessa regione. Il duro lavoro, i sacrifici, i viaggi a Montichiari per allenarsi sono stati ripagati alla grande. Il ciclismo è uno sport unico in tutte le sue sfumature. In questo mio momento di gioia vorrei ricordare Michael Antonelli, giovane ciclista caduto in gara alla Firenze-Viareggio (e in condizione gravissime, ndc): un pensiero va anche a lui. Ringrazio infine tutti i tecnici della nazionale, il meccanico, la mia famiglia che è venuta ad Aigle, mentre mia sorella mi ha seguito dall’America, oltre alla mia squadra”.

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