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Venerdì, 26 Aprile 2024
Ciclismo

Ciclismo - Mondiali: Bronzini quarta per un soffio

Delusione e amarezza per Giorgia Bronzini dopo un mondiale cominciato sotto i peggiori auspici. Dopo la caduta a 93 chilometri dall’arrivo e una gara piuttosto noiosa, il finale è stato animato da una serie di attacchi con le azzurre Borghini e...

Delusione e amarezza per Giorgia Bronzini dopo un mondiale cominciato sotto i peggiori auspici. Dopo la caduta a 93 chilometri dall’arrivo e una gara piuttosto noiosa, il finale è stato animato da una serie di attacchi con le azzurre Borghini e Ratto assolute protagoniste. Incredibile quanto avviene sul rettilineo di arrivo con il gruppetto di testa di cinque atlete che si fa rimontare. L’atleta piacentina che aveva perso la ruota delle migliori recupera e si lancia nella volata ma è troppo tardi: nonostante un grande quanto incredibile recupero Giorgia non trova il varco giusto e giunge quarta dietro alla Prevot che si laurea campionessa del mondo. Seconda piazza per la tedesca Brennauer e terzo posto per la svedese Johansson.

BRONZINI - «C’è molta delusione: stringi i denti dopo una caduta e la pioggia per cercare il migliore risultato ma arriva un quarto posto che lascia l’amaro in bocca. C’è stata un po’ di incomprensione tra me e Rossella Ratto che ha attaccato per cercare di tenere alta la velocità. In volata non essendo nemmeno io freschissima non ho avuto l’accelerazione giusta. L’Italia ha fatto vedere che nonostante tutto non abbiamo mollato: mi spiace soprattutto per le compagne che si sono sacrificate».
Nicolò Premoli

LA CRONACA DELLA GARA
Dopo un avvio senza emozioni a 93 chilometri dall’arrivo una brutta caduta coinvolge gran parte delle atlete del gruppo: al termine del secondo giro (sugli otto previsti) Marianne Vos accusa un ritardo di 40 secondi mentre Giorgia Bronzini è attardata di 1’50” rispetto alla testa del gruppo. Gran Bretagna e Germania ne approfittano guadagnando le posizioni di testa ma l’andatura piuttosto tranquilla favorisce il ritorno di Bronzini e Vos tra le migliori.

La gara resta bloccata fino all’attacco della Kern che cerca di dare una scossa ad una gara decisamente poco emozionante. La slovacca guadagna una quarantina di secondi sul gruppo delle inseguitrici ma la sua azione si spegne dopo pochi chilometri. Ci prova anche la statunitense Alison Powers ma senza successo. Quando mancano 27 chilometri all’arrivo il gruppo è compatto.

Sulle fasi finali della gara si abbatte una fitta pioggia che rende le cose decisamente più difficili soprattutto in discesa. A 23 chilometri dall’arrivo il primo squillo azzurro: Rossella Ratto attacca, nel gruppetto che si forma ci sono tutte le atlete migliori tra le quali Elisa Longo Borghini, la Vos e altre due olandesi. All’inizio dell’ultimo giro la Bronzini accusa un ritardo di 15 secondi.

Quando mancano 10 chilometri il gruppo di testa è composto da una trentina di atlete: tra loro c’è anche la Bronzini. Grandissime emozioni sull’ultimo strappo: Stevens e Vos attaccano, le italiane rispondono: sulla discesa che conduce all’arrivo sembrano essere in quattro a giocarsi il mondiale: Armitstead, Johansson, Vos e Borghini che cerca senza successo l’allungo.
Incredibile quanto accade sul rettilineo finale con il gruppetto che si fa rimontare da quindici atlete tra le quali la Bronzini e la Prevot. La volata piuttosto lunga vede affiancate Prevot, Brennauer e Johansson con Giorgia che fa di tutto per recuperare e viene beffata sulla linea del traguardo. Resta una grande amarezza per quella che poteva essere l’ennesima impresa della Bronzini e si è invece tradotta in un quarto posto che lascia l’amaro in bocca.

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