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Ciclismo - Jacopo Guarnieri fra Tricolore e Tour

Il pensierino della notte è certamente quello per i Campionati Italiani di Darfo Boario Terme in programma domenica 26 giugno. Jacopo Guarnieri ci flirta da qualche mese (da quando hanno definito il tracciato) ma che tuttavia non gli toglie il...

Il pensierino della notte è certamente quello per i Campionati Italiani di Darfo Boario Terme in programma domenica 26 giugno. Jacopo Guarnieri ci flirta da qualche mese (da quando hanno definito il tracciato) ma che tuttavia non gli toglie il sonno perché sa di giocarsela alla pari con tanti ma anche di non essere il più pronosticato. Poi dalla settimana prossima il 28enne della Katusha tornerà a pensare al suo ruolo di fidato luogotenente di Kristoff per le volate al Tour de France e sullo slancio anche alla maglia azzurra per i Mondiali di metà ottobre in Qatar.
Il percorso “tricolore” di quest’anno si presta a tante soluzioni e il passista di Castellarquato può giocarsi tranquillamente le proprie carte: partenza con un tratto in linea Boario-Ponte di Legno andata e ritorno sulla Media Val Camonica (circa 150 km con tre salitelle), poi una volta rientrati nel centro termale inizierà un circuito locale di 18,8 km da ripetere quattro volte, comprendente la salita di Erbanno (1,7 km piuttosto pedalabili ma con una punta al 18%) e probabile punto cruciale della corsa. Totale 228 km, con il gran caldo di questi giorni che potrebbe condizionare la contesa, oltre a tutte le altre difficoltà.

«Una di queste – spiega Guarnieri, che ha svolto il sopralluogo del percorso con la Nazionale, in un ritiro di 29 papabili chiamati dal c.t. Davide Cassani in vista di Olimpiadi, Europei e Mondiali – potrebbe essere quella di correre da solo ma alla fine credo che per me sarà più un vantaggio. Dovrò rimanere davanti, stare attento quando la gara entrerà nel vivo. Potrò fare ben poco se dovesse evadere una fuga pericolosa prima di entrare nel circuito, ma secondo me si deciderà tutto negli ultimi 70 km. Io sto alla grande, sono uscito bene dal Delfinato, che è stata una corsa davvero dura, e poi a casa mi sono allenato a dovere, l’ultimo test effettuato ha dato valori uguali a quello fatto prima delle classiche del Nord. Non sono scaramantico e per questi Italiani ci proverò, benché il tracciato non sia proprio tagliato su misura per me, ma vedremo come si evolverà la giornata. Qualcuno dice che sarà un finale allo sprint ma può arrivare uno da solo oppure anche un gruppetto ristretto, l’importante che io sia pronto nel momento chiave».

Conclusi gli Italiani, sarà la volta della campagna francese della Grande Boucle, in programma dal 2 al 24 luglio con partenza da Mont St.Michel con una tappa per velocisti nella quale Guarnieri sarà già chiamato al suo compito di gregario di lusso per Kristoff: «Esatto, resterò a casa due giorni poi mercoledì 29 partirò per il Tour dove andrò per fare il mio lavoro, senza velleità personali. Dobbiamo migliorare la Grand Boucle della scorsa stagione, nella quale Alex non aveva raccolto grandi risultati e dove avevamo faticato un po’ tutti. C’è anche Purito Rodriguez da proteggere anche se credo che punterà più alle tappe di montagna che alla generale, mentre per le tappe veloci abbiamo tanta concorrenza da cui guardarci. La maglia verde non è un nostro reale obiettivo ma vedremo strada facendo. Al Tour vogliamo e possiamo fare bella figura tutti».
In Francia Jacopo Guarnieri, alla luce dei ritiri azzurri che invece l’anno scorso non fece, cercherà anche di conquistarsi un posto per la rassegna iridata ma «per questo divento un po’ più scaramantico e finché non sarò in Qatar non mi sbilancerò». Ecco, quello diventerà il pensierino delle notti di inizio autunno.
Simone Carpanini

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