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Serie A

C'è tanta Piacenza nel 3-3 dell'Inter al Camp Nou

Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro, fra i grandi protagonisti del pareggio in Champions League

Fra i tanti calciatori e allenatori piacentini che hanno fatto strada sicuramente, i fratelli Inzaghi sono tra i più prestigiosi. In particolare, il tecnico dell’Inter è riuscito a ottenere un risultato che rappresenta un po’ un tabù per il calcio italiano, e cioè non perdere in Catalogna contro il Barcellona.

Il tempio del Barcellona, ovvero il Camp Nou, ha di recente visto l'impresa dell'Inter di Inzaghi. L'allenatore originario di Piacenza, è riuscito a gestire da vero maestro una gara importante, in cui lui e la sua squadra erano in un periodo di pressione, e uscendone alla fine da vincitore “morale”, nonostante la gara in Spagna sia terminata in pareggio. Piacenza è a pochissimi chilometri dalla Lombardia, ed è di fatto la provincia emiliana più vicina a Milano, raggiungibile in poco meno di un’ora di auto. Non è quindi un caso che i due Inzaghi, chi in un momento, chi in un altro, si siano ritrovati in club della squadra della Madonnina. Ma l’ironia della sorte ha voluto che le sponde fossero diverse: prima Pippo Inzaghi a vincere di tutto e di più con quel Milan agli inizi degli anni 2000, e poi adesso Simone sulla panchina nerazzurra, una panchina prestigiosa, ricca, che vede in campo campioni come Dzeko, Lukaku, Skriniar e l’italiano top player Barella, invitato da LeClerc a fare un giro in F1 nel dopo gara del Camp Nou. La partita di Barcellona ha ridato al calcio italiano ed europeo una Inter completamente rinata sia nel risultato che nella mentalità. Andare al Camp Nou e dominare per larghi tratti, sottomettere per ben due volte la squadra di Xavi, non è cosa da tutti.  Del resto anche le scommesse Serie A vedono i nerazzurri quotati al secondo posto nella classifica provvisoria del miglior attacco e al terzo posto della top 4 del campionato di massima serie.  Insomma, la strada intrapresa dall’Inter sembra essere quella giusta, e il rientro di Lukaku farà notevolmente alzare i giri del motore della squadra di Inzaghi. 

Quando entra un giocatore dalla panchina e segna, questo avvenimento divide storicamente il pubblico e i commenti. C’è chi da un lato pensa “avrebbe potuto mettere la palla in porta prima”, mentre l’altro lato della medaglia dice “grande mossa dell’allenatore”. Nel caso del match di Barcellona si può tranquillamente propendere per la seconda teoria. L’ingresso in campo di Gosens prima, e Aslani dopo, sono due cambi che dimostrano tanta sicurezza, strategia, personalità e voglia di rischiare. Tutte doti che si richiedono a un allenatore di un club come l’Inter in una competizione come la Champions League. E Inzaghi è stato “premiato” da quell’inserimento di Gosens senza palla, smarcato da un passaggio illuminante di Lautaro per il 2-3 momentaneo. E anche mettere in campo Bellanova non è da tutti, e l’ex Cagliari ha dimostrato molto talento. Ha saputo guadagnare metri sulla fascia sinistra del Barcellona, riducendo di molto il raggio d’azione dei blaugrana in quella parte di campo. 

Insomma, anche Piacenza ha esultato a fine partita mercoledì 12 ottobre 2022, giorno che resta comunque storico nelle statistiche del calcio italiano. Infatti sul campo del Barcellona sono state rare le vittorie italiana, addirittura soltanto una, quella della Juventus di due anni fa. Il pareggio ottenuto dal piacentino Inzaghi inorgoglisce l'Inter, l'Italia e la provincia emiliana da cui questo allenatore di nuova generazione è partito. 

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