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Serie A

Javier Zanetti agli studenti piacentini: «Simone Inzaghi merita tutto quello che gli sta capitando»

Il vicepresidente dell'Inter parla del tecnico nerazzurro: «Ha valori importanti che ben si sposano con la nostra società»

A una sola domanda Javier Zanetti non risponde. “E’ più forte l’Inter attuale o quella del triplete?”. L’ex capitano ed attuale dirigente nerazzurro ci gira attorno senza mai centrare l’obiettivo: «Adesso abbiamo una squadra che gioca benissimo, sono contento perché nella storia nerazzurra abbiamo avuto la Grande Inter, lo scudetto dei record, l’anno del triplete fino ad arrivare al gruppo che nelle ultime stagioni ha aperto un ciclo».

Per il resto Javier Zanetti viene travolto dall’entusiasmo degli studenti piacentini, rispondendo alle loro richieste e a quelle dei giornalisti Mauro Molinaroli e Giorgio Lambri che lo fanno parlare di tutto, partendo dall’infanzia per arrivare fino ai giorni nostri. Il dirigente nerazzurro in mattinata è stato protagonista del ciclo di incontri “Se la generazione Z interpreta il passato” promossa dall’assessore alla cultura Cristian Fiazza a cui hanno preso parte anche il sindaco Katia Tarasconi, che non ha nascosto la fede nerazzurra, e l’assessore allo sport Mario Dadati.

Inevitabile anche la domanda su Simone Inzaghi, tecnico piacentino dell’Inter a un passo dallo scudetto. «Sta facendo benissimo, non appena è arrivato abbiamo subito capito che aveva valori importanti come quelli di cui dispone la nostra società. Merita tutto quello che gli sta capitando».

Appena prima Zanetti aveva raccontato la sua infanzia, gli anni trascorsi a fare il muratore con il papà («mi ha fatto capire quanto faticasse per darci un futuro e soprattutto quanto sia fondamentale la famiglia») e l’importanza dello studio. «I ragazzi devono coprendere che prepararsi bene è decisivo per riuscire nella vita, non solo nello sport».

Fra le richieste degli studenti anche un consiglio su come rientrare all’attività agonistica dopo un infortunio. «Ci vogliono testa e carattere. Mi sono rotto il tendine di Achille a 39 anni e tutti dicevano che non ce l’avrei fatta a tornare. Io invece nel tragitto fra il campo e gli spogliatoi subito dopo l’incidente già parlavo con il medico dell’operazione e della fase di rieducazione».

L’iniziativa piacentina ha permesso anche di sostenere la Pupi Onlus, l’associazione fondata da Javier Zanetti e dalla moglie Paula de la Fuente per garantire i diritti fondamentali dell’infanzia e aiutare con i propri progetti bambini, bambine e adolescenti in un’area di Buenos Aires.

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