Piacenza - Caos sulle riammissioni, i biancorossi tornano a sperare nella Serie C grazie ai ripescaggi. Ecco il perché
Il Siena presenta domanda (incompleta) in extremis, questo apre una nuova pista sui ripescaggi, tuttavia ci sarà da aspettare le metà di luglio però c'è fiducia nel club su questa pista
È un colpo di scena piuttosto importante quello accaduto nelle ultime ore e che rilancia le possibilità del Piacenza di partecipare alla Serie C 2023/2024 tramite il meccanismo dei ripescaggi.
Con ordine: ieri si sono chiuse le riammissioni e alla fine risulta solo il Mantova (miglior retrocessa) al posto del Pordenone (unica a non aver presentato domanda).
Il Siena ha presentato domanda in extremis a pochi minuti dal gong (tagliando quindi fuori il Sangiuliano dato, in un primo momento, come prossimo alla riammissione), da quanto raccolto sembra sia incompleta ma tanto basta per chiudere il discorso “riammissioni” e aprire il capitolo “ripescaggi” che funzionano con tempi e meccanismo differenti.
In questa classifica il Piacenza sarebbe davanti al Sangiuliano (per storia, che parte dal 2012 dopo il fallimento, e pubblico).
La prima avente diritto al ripescaggio (per i criteri di alternanza) è la squadra B U23 dell’Atalanta che dovrebbe prendere il posto del Siena (se fosse confermata la domanda incompleta) poi ci sarebbe l’Alcione in qualità di migliore della Serie D che potrebbe prendere il posto del Brescia. I lombardi, infatti, neoretrocessi in C puntano a essere ripescati in Serie B al posto della Reggina che sembra abbia presentato una documentazione incompleta sotto il profilo dei pagamenti.
A questo punto basterebbe una sola bocciatura della Covisoc sulle iscrizioni di Serie C per mettere il Piacenza in prima fila. Primo parere delle Covisoc il prossimo 30 giugno, per i ripescaggi ci sarà da aspettare la metà di luglio.