Dilettanti - Mister Ugo Caragnano: «Promozione storica per la Sarmatese, ci abbiamo sempre creduto»
Il tecnico: «Grande merito ai ragazzi che non hanno mollato nemmeno quando eravamo a -11, al ds Cristiano Romanini che ha cercato giocatori che facessero al caso nostro e Fox Volpe per i suoi preziosi consigli. La dedica? A due persone che non sono più: mio papà e il Tato Pancera»
Una rimonta che sembrava non impossibile, ma certamente molto difficile, ha portato la Sarmatese a recuperare ben 11 punti alla Borgonovese e a tagliare a braccia alzate il traguardo e conquistare così uno storico balzo in Promozione.
«Quest'anno - ci dice mister Ugo Caragnano - ero convinto di avere fra le mani una squadra in grado di fare bene. Insieme al ds Cristiano Romanini, abbiamo cercato giocatori che facessero al caso nostro. Alcuni erano poco considerati e hanno avuto con noi la soddisfazione di dimostrare il proprio valore. Abbiamo scelto inoltre giocatori che venivano da volentieri, soprattutto non abbiamo partecipato ad aste. Se un giocatore non era convinto e ci diceva che aveva anche altre proposte lasciavamo perdere».
«Anche se dovevamo recuperare ben 11 punti, che non sono pochi, ho sempre creduto di potercela fare. Ho parlato chiaro ai ragazzi: io ci credo, se anche voi ci credete bene, altrimenti non si va da nessuna parte. Sul campo ho avuto le risposte che mi aspettavo e alla fine abbiamo ottenuto il salto di categoria che il prossimo anno ci vedrà giocare in Promozione. Un grosso aiuto devo dire che me lo ha dato Francesco Fox Volpe, che aveva un doppio ruolo, anche se a dire il vero come giocatore, ammetto per colpa mia, è stato poco sfruttato. Per quanto riguarda invece la parte offensiva, ha messo a disposizione la sua esperienza e ha dato consigli importanti ai miei attaccanti, cosa che non avrei potuto fare io, visto che quando giocavo pensavo più che altro a non fare segnare i miei avversari».
E infine il tecnico Ugo Caragnano chiude così: «Importate e fondamentale è stata anche la società, che è sempre stata vicino a me e alla squadra. Dedico questa vittoria naturalmente alla mia famiglia, con mio figlio che è letteralmente matto col calcio e che attualmente gioca nell'Academy Moretti. Una dedica particolare però la voglio fare a due persone che non ci sono più ma che dall'alto staranno sicuramente felici per questa vittoria. Si tratta di mio papà che mi seguiva sempre con passione e di Tato Pancera, colui che mi ha aperto la strada per diventare allenatore».
