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“Cavo per Sempre”, al primo memorial Andrea Cavanna dominano emozioni e lacrime. Le foto della giornata

Accorsi per ricordare il Cavo in una giornata all'insegna dell'amicizia. Mister Corvi: «Il suo valore enorme come persona lo si vede dalle tante persone qui oggi». Per l'amico Marco Balordi: «Cochi da oggi sarà la nostra stella più luminosa».

Arrivati al Campo Sportivo di via Gianelli, casa del San Giuseppe da oggi intitolata ad Andrea Cavanna, il ricordo di Cochi è più vivo che mai. Nonostante il caldo, già dalle 14 30 il centro comincia a riempirsi di amici e conoscenti di Andrea, accorsi per ricordare il ragazzo tragicamente scomparso lo scorso Febbraio. E il momento del ricordo, nel giorno in cui avrebbe compiuto 31 anni, non poteva che essere celebrato con un torneo tra le squadre più importanti della vita del Cavo: San Giuseppe, Podenzano, Libertas, gli amatori del Real Suzzano e un'inedita compagine formata dalla storica compagnia di Andrea, capitanata dall'unico calciatore del gruppo, Corrado Minali della Libertas.

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Terminato il primo match di giornata, il mister del San Giuseppe Fabio Corvi ha voluto ricordare “Cochino”, tentando di nascondere l'evidente emozione dietro agli occhiali da sole neri. “Stamattina, all'inaugurazione del campo, abbiamo versato ancora qualche lacrima, è innegabile. Ora invece decidiamo di ricordare Andrea con una festa, e dunque che festa sia- ha esordito il tecnico biancoazzurro- Vogliamo ricordarlo col sorriso, con le tantissime persone che sono venute per l'occasione, in nome della forte amicizia che ci legava. Io ho avuto la fortuna di poterlo allenare nelle giovanili, e quando sono tornato qui è stato il primo giocatore che ho chiesto alla dirigenza sia per le indubbie qualità tecniche sia per le immense qualità umane, un vero valore aggiunto completo per lo spogliatoio. Il suo valore come persona lo si vede oggi dalle tante persone venute qui a ricordarlo” ha concluso con la voce rotta l'allenatore del San Giuseppe.

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Anche la squadra ha voluto ricordare Andrea, lasciando al capitano Luca Donati, anch'egli visibilmente commosso, il compito di esprimere a parole le forti emozioni che tutti stavamo vivendo. “Ovviamente il torneo non è lo scopo principale di questa giornata, che è soprattutto un occasione per stare insieme e celebrare Andre con tutti i suoi amici, cercando di ricordarlo nel miglior modo possibile, cioè giocando a calcio. Più che tra squadre mi sentirei di dire che siamo tra amici, una grande festa all'insegna dello sport per ricordare una persona speciale” ha spiegato il capitano bianco azzurro. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del vice-capitano Paolo Nuvolati, che commosso ha espresso tutta la sua felicità nel vedere una simile affluenza all'evento: “Vedere così tante persone qui oggi fa capire a quanti sia rimasto nel cuore, e questa credo sia la cosa più importante”.

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Nell'altra metà di campo, intanto, un'altra squadra si sta riscaldando. Sono gli amici di sempre di Andrea, 12 ragazzi tra cui solo uno, Corrado, gioca a calcio. Anche loro partecipano oggi, in nome dell'amicizia che da anni li legava al Cavo. E proprio Corrado Minali, che milita nella Libertas come difensore, si è fatto portavoce del gruppo, ricordando con la voce rotta quanto fosse speciale Andrea: “Abbiamo voluto riunire oggi tutta la compagnia, anche se a parte me nessuno gioca a calcio, per divertirci insieme e ricordarlo con il calcio, la sua più grande passione. Siamo molto contenti di vedere che tante persone sia rimasto nel cuore, questo direi che è l'orgoglio più grande di tutta la compagnia. Questo ci ha fatto capire quanto fosse speciale non solo per noi, ma per così tanta gente, e questo ci soddisfa e ci rende molto onorati.” ha spiegato l'amico evidentemente commosso.

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Al termine del torneo il momento più emozionante della giornata, con la lettura da parte dell'amico Marco Balordi della lettera scritta dalla madre di Andrea per il figlio scomparso. Anche il premio per la squadra vincitrice rende omaggio a Cochi: un quadro raffigurante cinque giocatori delle cinque squadre presenti oggi, sovrastati da una brillante stella che rappresenta Andrea. “Una stella, la stella più luminosa, è ciò che d'ora in poi Andrea sarà per noi” ha concluso commosso l'amico trattenendo a stento la commozione.

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