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Lo scotch sulla maglia, il documento di identità dimenticato: due anni fa la vergogna di Cuneo-Pro Piacenza

Il 17 febbraio 2019 andò in scena l'ultimo atto della società rossonera. Un 20-0 (poi cancellato dagli annali) che sancì uno dei momenti più bassi nella storia del nostro calcio

Sono già trascorsi due anni dall’ultimo atto del Pro Piacenza. Un ultimo atto che di glorioso non ebbe nulla e che si consumò sul campo di una squadra, il Cuneo, che avrebbe subito una sorte non troppo dissimile da lì a fine stagione.

A quell’ultimo atto il Pro arriva dopo averne mestamente recitati tre in precedenza: la squadra rilevata ad inizio stagione 2018/19 da Maurizio Pannella versa in cattive condizioni economiche a fine 2018. Che la situazione non fosse rosea era già chiaro da qualche tempo con stipendi non saldati e lo sciopero dei giocatori della rosa che di fatto rendono piuttosto problematico proseguire il campionato iniziato con la presentazione di capitan Cristian Ledesma ed una rosa pronta a giocarsela per una salvezza tranquilla. Qualcuno era persino arrivato a sognare l’ingaggio di un attaccante come Gilardino. Miraggi di un Bar Sport che parlava con un misto di diffidenza e curiosità del nuovo Pro.

A dicembre 2018 il rossonero del Pro inizia a trasformarsi in un colore sempre più fosco: i giocatori in sciopero – che avevano già messo in mora la società – non scendono in campo con Pro Vercelli, Juventus Under 23 e Robur Siena. Tre partite non disputate, con le squadre avversarie ad attendere quarantacinque minuti – come da regolamento – una squadra che c’è soltanto sulla carta. E che alla quarta rinuncia sarebbe automaticamente radiata. In calendario la gara successiva sarebbe quella con l’Alessandria, 20 gennaio 2019: al Garilli il clima che si respira è quello di attesa, il Pro ha inserito in distinta dodici giocatori e la partita tecnicamente potrebbe disputarsi. Potrebbe perché dopo una mezz’ora spesa ad attendere qualche segnale di vita dal tunnel di uscita dagli spogliatoi la Lega dispone il rinvio a data da destinarsi dell’incontro. Il motivo è legato al tesseramento dei nuovi giocatori ma si decide di fatto di prendere ulteriore tempo: il presidente della Lega Pro Ghirelli tuona contro quella che definisce “una vergogna”.

Ci si riprova a Pistoia: nel frattempo mister Maspero subentrato a Giannichedda abdica in favore dei Grégory Campi. Stesso esito, stessa distinta corta e medesima ventata di sdegno e di scoramento generalizzato. Ma la Lega dispone un altro rinvio.

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