Wixo Lpr, prosegue la ricerca degli sponsor. Ma adesso chi ci mette la faccia?

In mezzo a questa cortina di fumo si sta anche cercando di capire se sia possibile proseguire l’avventura in Superlega con un budget inferiore ai 2 milioni e 300mila euro, da tempo il traguardo dichiarato dalla società. Probabilmente la risposta è sì, ma lo stesso Pighi durante la conferenza in cui annunciava la sua decisione di interrompere la ricerca degli sponsor si è chiesto apertamente se valga la pena prendere un rischio così grande, dando vita a una squadra che non offra particolari garanzie in una stagione in cui la Superlega ripresenta le retrocessioni e spedirà in A2 addirittura tre formazioni.

Anche perché il piano originario, non bisogna dimenticarlo, era tutt’altra cosa. Prevedeva un impegno con il settore giovanile e una prima squadra composta da un mix di ragazzi promettenti e qualche chioccia che permettesse di crescere e, nel giro di tre anni, presentarsi con lo smoking ai piani nobili dell’aristocrazia pallavolistica italiana. Idea al momento accantonata per la totale assenza di soci; il “piano B” comprende la ricerca di sponsor che però eventualmente coprirebbero la singola stagione sportiva, impedendo una qualsiasi programmazione nel medio periodo.

L’impressione è che dopo la dichiarazione di Pighi ci sia una sorta di “vuoto di potere”, non si capisce bene chi abbia preso il ruolo del presidente onorario nella ricerca dei finanziatori: il Comune prosegue i contati già avviati ma lo fa sotto traccia, il presidente Guido Molinaroli ha a più riprese dichiarato che a fine stagione lascerà. Serve qualcuno disposto a recitare pubblicamente da capofila, perché i tempi sono sempre più stretti e se in altre realtà (ad esempio Bergamo e Casalmaggiore nel femminile) pare si riescano a risolvere problemi economici e saluti degli sponsor principali trovando valide soluzioni alternative, per la Piacenza del volley tutte le primavere si ripresentano sempre gli stessi problemi.