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Volpe (Elior): «Pronti a dare una mano anche in futuro»

Sono entrati nella pallavolo perché “costretti” da Guido Molinaroli, in un’operazione ben più ampia di quella esclusivamente sportiva. Ma adesso, a tre anni di distanza, il bilancio di Elior è più che positivo. Tanto che insieme a...


Sono entrati nella pallavolo perché “costretti” da Guido Molinaroli, in un’operazione ben più ampia di quella esclusivamente sportiva. Ma adesso, a tre anni di distanza, il bilancio di Elior è più che positivo. Tanto che insieme a Copra l’intervento su Piacenza non riguarda solamente lo sport, ma anche il tessuto sociale attraverso iniziative con i più piccoli che vanno dall’educazione alimentare all’utilizzo del defibrillatore.

«Il bilancio è molto positivo - spiega Lino Volpe, numero uno di Elior in Italia - sotto tutti gli aspetti. Se parliamo del settore sportivo abbiamo raggiunto risultati importanti e quest’anno siamo ancora in corsa per tutti gli obiettivi. Inoltre siamo riusciti a coniugare l’attività di sponsor della pallavolo con attività sociali di profilo alto legate principalmente alle scuole. Siamo veramente molto soddisfatti».

Poi Volpe lancia un appello a Piacenza: «Mi aspetto che le istituzioni ci aiutino maggiormente. Rappresentiamo un elemento importante sia socialmente sia come propagazione dell’immagine della città, mi attenderei un sostegno a Molinaroli ancora più concreto».

A livello pratico cosa si potrebbe fare?
«Se Comune e Provincia attivassero procedure per la ricerca di sovvenzioni sarebbe importantissimo. Attenzione, non sto parlando di aiuti a fondo perduto, bisogna però capire cosa muove la pallavolo oggi a livello di immagine e dal punto di vista economico, quanta gente porta al PalaBanca e cosa significa per i bar e per gli alberghi. Se non diamo una mano questo indotto potrebbe ridursi o addirittura sparire; è necessario che le istituzioni facciamo un conto di business e valutino qual è il valore del nostro sport».

Il presidente Molinaroli ha dichiarato: oggi non si possono più fare progetti pluriennali, bisogna limitarsi a programmi che durano due o tre mesi. Il prossimo anno Elior sarà ancora vicino a Copra nel volley?
«Non ne abbiamo parlato. Posso dire che Elior sarà ancora disponibile ad assicurare il proprio contributo, ma ovviamente dipende se tutte le altre parti interessate comporranno nuovamente il mosaico. Per essere molto chiari, se il budget di una squadra di buon livello è di tre milioni e mezzo e il main sponsor può tirarne fuori uno o uno e mezzo, porto una cifra a caso, gli altri due o ci sono o non ci sono. Con uno e mezzo non si fa una squadra competitiva».

Chiudiamo con un pronostico legato a questa stagione. Il Copra Elior è ancora in corsa per tutti gli obiettivi, cosa potrebbe succedere a fine anno?
«I pronostici portano sfortuna. Però personalmente confido di fare un buon week end a Bologna».
Per chi non fosse esperto di calendari, l’8 e il 9 marzo il PalaDozza ospiterà la Final four di Coppa Italia. Con queste informazioni non c’è altro da capire.

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