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Volley - Molinaroli e Arici: «"Non si molla" è il nostro slogan»

Definirla una Lpr “strabica” potrebbe sembrare offensivo. In realtà i dirigenti biancorossi hanno un occhio rivolto al passato e l’altro già proiettato nel futuro, devono capire gli errori commessi per inserirli nei file...



Definirla una Lpr “strabica” potrebbe sembrare offensivo. In realtà i dirigenti biancorossi hanno un occhio rivolto al passato e l’altro già proiettato nel futuro, devono capire gli errori commessi per inserirli nei file da non riaprire più e nello stesso tempo gettare le basi per una seconda parte di stagione da cui ripartire definendo le nuove ambizioni di un gruppo societario che punta in alto. Il presidente Guido Molinaroli e il consigliere delegato Stefano Arici sono, insieme a Roberto Pighi, l’anima della società di volley. Quelli capaci in estate di salvare la pallavolo a Piacenza ma che negli ultimi mesi hanno dovuto ingoiare bocconi amari per un rendimento e una situazione di classifica al di sotto delle attese. La vittoria con Milano e le novità all’interno dello staff (con l’arrivo del preparatore atletico Carlos De Lellis) hanno lievemente mitigato il momento nero, permettendo di ritrovare un pizzico di entusiasmo in vista di Natale, ma in società sanno bene che il lavoro è appena iniziato.

MOLINAROLI - «Grazie al successo nell’ultima gara - spiega il presidente Molinaroli - sarà un Natale positivo. Quando mangi schifezze (il presidente usa un termine molto più forte ndr) a lungo, basta una vittoria per far rinascere l’entusiasmo. Ho ricevuto più messaggi di congratulazioni dopo il successo contro Milano che al termine di una semifinale scudetto. Adesso godiamoci il successo fino al 17 gennaio».
Quanto è stato difficile questo periodo?
«Molto, e continuerà a esserlo. Abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna, con i problemi di Manià, Papi e nell’ultima gara anche Ter Horst; quando hai tante sconfitte sulle spalle e tre titolari in meno è tutto più difficile, ma nella sfida in casa della Revivre la risposta è stata molto buona».
C’era il rischio, o magari è stata una certezza, che si perdesse entusiasmo all’interno della vostra compagine societaria, visto che i risultati non arrivavano?
«Siamo arrivati a un punto in cui non avevamo ancora assaporato la nuova annata e dovevamo già pensare al futuro. Una situazione imbarazzante e poco stimolante. Per puntare a una stagione eccellente da agosto 2016 dobbiamo avere anche qualche soddisfazione nel torneo attuale».
Lei sarebbe pronto a scommettere sul ritorno a Piacenza della grande pallavolo, di una squadra in grado di lottare per il vertice?
«Stiamo lavorando per quello, ma ci vogliono grandi sponsor, grandi soci e grandi imprenditori. Non è sempre facile, anche perché i tempi sono cambiati. Certo che dobbiamo ottenere risultati a breve; Piacenza è ancora una piazza ambita, bisogna puntare su questo “titolo nobiliare” che si siamo guadagnati in passato».
Parlando del futuro prossimo, il regolamento permette di inserire in rosa un solo nuovo elemento. Da tempo dite che tenete il mercato sotto controllo, ci sono novità?
«Cerchiamo un giocatore in grado di essere determinante, ma chi li ha a disposizione non li mette in vendita. Certo, se dovessimo avere la possibilità di acquistare qualcuno forte proveremo a comperarlo, altrimenti rimarremo con la rosa attuale».

ARICI - Al fianco del presidente c’è anche il consigliere delegato Stefano Arici, nella doppia veste di socio e sponsor. Non usa mezze parole il dirigente biancorosso e spiega chiaramente che questa prima parte di stagione non l’ha soddisfatto.
«Le aspettative erano altre. Vero, siamo partiti all’ultimo momento ma non pensavamo di chiudere l’andata in fondo alla classifica. La vittoria con Milano ha permesso ai giocatori di ritrovare la carica giusta, adesso speriamo di garantirci continuità di risultati nel girone di ritorno».
Il motto di questa squadra è diventato “Non si molla”.
«Verissimo. Dovrà essere il nostro slogan; abbiamo dovuto fare i conti con tante difficoltà ma l’impegno da parte di tutti non è mai venuto meno. Sono sicuro che faremo qualcosa di buono se manterremo determinazione e una grande voglia di tornare nelle posizioni di classifica che ci competono».
L’entusiasmo era scemato, adesso si può dire che sia tornato?
«Anche per noi all’interno del Consiglio non è stata una bella cosa vederci in fondo alla classifica. Ma penso sia un’esperienza di cui fare tesoro, adesso attendiamo il girone di ritorno e poi valuteremo gli aspetti positivi e quelli negativi della stagione. Non dimentichiamo che anche dalle sconfitte si può imparare tanto».

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