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Bernardi: «Siamo stati pazienti anche nei momenti più difficili». Pujol: «Partire con una vittoria era importante». VIDEO e pagelle

Il tecnico elogia la squadra squadra che da due settimane si allena senza il regista titolare. «Il traguardo della qualificazione in Europa è ancora in palio, vogliamo andare a prendercelo»

Meno di un’ora e mezza per un 3-0 che permette alla Gas Sales di iniziare con il piede giusto i play off per la Challenge. Lorenzo Bernardi è soddisfatto della sua squadra e non lo nasconde.

Siete stati bravi a non far pesare un’assenza importante come quella di Brizard.

«L’ho sempre detto, ho la possibilità e la fortuna di avere un’ottima rosa – spiega il tecnico biancorosso – e siamo coperti anche in queste situazioni. Chiaro che allenarsi con un palleggiatore solo da due settimane, visto che Antoine era indisponibile anche prima di Gara3 con Trento, diventa molto complicato. Capisco anche i giocatori, perché diventa tutto più noioso soprattutto in questa fase della stagione in cui l’aspetto motivazionale è molto più importante di tutto il resto».

Uno dei problemi principali era anche quello di adattarsi a un nuovo clima, visto che i play off per il quinto posto non sono uguali a quelli per lo scudetto. Anche da questo punto di vista non avete accusato grossi problemi.

«Torno sempre a monte, quando a inizio stagione la nostra presidentessa a una precisa domanda sugli obiettivi ha risposto: l’Europa. Questo traguardo è ancora in palio, gli altri pass sono occupati da tre formazioni che andranno in Champions League che per noi era qualcosa di un pochino troppo grande. Oppure dovevamo chiudere quarti, ma con i valori espressi in campionato penso si sia delineato molto chiaramente chi sarebbero state le primissime e chi le altre. Noi dobbiamo giocare con le altre per arrivare quinti e andare in Europa».

Oggi per due volte vi siete trovati sotto contro Cisterna, siete riusciti a mantenere la calma e a recuperare.

«Con il rally point system basta un attimo di disattenzione o due imperfezioni che ti trovi a rincorrere di quattro-cinque punti. In quella fase bisogna essere pazienti, ma osare un pochino di più e conquistare break point con la battuta o obbligando gli avversari a giocare con la palla staccata».

Non dipende da voi, ma ha senso farvi giocare il giorno di Pasqua davanti a 400 spettatori, considerato che anche ieri a Milano ce ne erano 600?

«Se a Pasqua c’è poca gente tocca ad altri fare riflessioni. Penso che giocare sabato o lunedì non sarebbe cambiato niente. Per quanto riguarda noi, abbiamo un lavoro da privilegiati e molto ben retribuito, se dobbiamo giocare il giorno di Pasqua lo facciamo».

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