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Hernandez: «Con il record degli ace trascinerò Piacenza». VIDEO

Quando il presidente Guido Molinaroli cita tutti i cubani che hanno contribuito a fare grande Piacenza per gli appassionati è un colpo al cuore. Il presidente inizia da Leo Marshall, Yasser Romero e Ihosvany Hernandez, che insieme a...


Quando il presidente Guido Molinaroli cita tutti i cubani che hanno contribuito a fare grande Piacenza per gli appassionati è un colpo al cuore. Il presidente inizia da Leo Marshall, Yasser Romero e Ihosvany Hernandez, che insieme a lui iniziarono l’avventura in biancorosso arrivando in Emilia quando ancora non potevano giocare, colpiti dalla squalifica internazionale dopo essere scappati dal ritiro della nazionale. Poi arrivò Osvaldo Hernandez, protagonista della prima finale scudetto, quindi via via Maikel Cardona, Javier Gonzalez fino a Robertlandy Simon. Adesso è il turno di Raydel Hierrezuelo e Fernando Hernandez, la diagonale palleggiatore-opposto a cui Piacenza si aggrappa per lasciarsi alle spalle due stagioni in cui sulla tavola biancorossa lo champagne troppo spesso ha lasciato spazio a vino da discount.

HERNANDEZ: «VOGLIO IL RECORD DEGLI ACE»
Adesso la musica cambia e lo si capisce subito dalle parole dello schiacciatore, presentato ieri nella sede di Guidotti, odontoiatra di Fiorenzuola che entra a far parte del pool di sponsor biancorossi. Maglietta Lpr, pantaloni bianchi, scarpe sgargianti, bastano due minuti per capire che anche fuori dal campo Hernandez gioca sempre all’attacco. «Lo scorso anno ho vinto la classifica degli ace e sono arrivato secondo a 9 punti di distanza da Atanasijevic e Torres in quella dei marcatori, ma solo perché in una gara mi hanno tenuto a lungo in panchina. Quest’anno posso assicurare che faccio il record degli ace». Solo gli ace, rinunciando al trono di bomber? Fernando vorrebbe prendersi anche quello prima ancora che inizi il campionato, poi però cambia rotta: «I record personali sono importanti, ma fondamentale è una sola cosa: la vittoria di squadra. E io sono venuto a Piacenza perché voglio mettere dei trofei nella mia bacheca, abbiamo il gruppo giusto per farlo e sono sicuro che conquisteremo qualcosa».

«E’ LA TESTA A FARE LA DIFFERENZA»
Musica per le orecchie dei tifosi che in questi ultimi anni sono riusciti ad ascoltare pochi concerti di livello. Poi Fernando lascia intendere di essere un cubano atipico, lontano dal pallavolista caraibico solo potenza e spettacolo. «In un giocatore a fare la differenza è la testa. Tutti sappiamo come si eseguono i gesti tecnici, ma bisogna eseguirli nel modo corretto e al momento giusto. Per farlo è necessario restare sempre concentrati».
Al suo fianco c’è capitan Zlatanov che si prende i complimenti del compagno: «Se l’anno scorso a Molfetta ci fosse stato anche Hristo avremmo vinto lo scudetto» spiega il cubano, che poi elogia la squadra di Piacenza: «Clevenot sta dimostrando di essere un grande giocatore, Yosifov e Alletti al centro vanno alla grande. Sarà un gran bell’aiuto, perché il muro avversario non potrà concentrarsi su un solo giocatore».
Il direttore sportivo Gabriele Cottarelli racconta di averlo convinto in un bar vicino a Molfetta davanti a un caffé «anche perché - confessano i diretti interessati - qualche giorno prima avevamo ottenuto il sì anche di Hierrezuelo». Il regista che a più riprese Hernandez definisce «un fratello».

L’ATTESA DEL CONFRONTO ZAYTSEV-HERNANDEZ
L’opposto è un giocatore che ruba la scena. Non solo per l’impressionante mole fisica, ma anche per personalità e carattere. E’ uno che non ha paura delle sfide, anzi probabilmente vivrebbe di confronti diretti tutta la stagione. Lo si capisce quando parla dell’esordio con Perugia di Zaytsev fissato per il 2 ottobre. «Alle Olimpiadi ha fatto il record di velocità in battuta toccando i 127 chilometri all’ora? Io quando sono freddo tiro a 120, a inizio campionato penso proprio di arrivare a quel livello». E ancora: «Nel 2011 ci siamo affrontati con la nazionale alla Coppa del Mondo. Abbiamo vinto noi 3-1, un risultato che ripeteremo all’esordio in campionato».
La grinta non manca, la potenza neppure. Al suo fianco sorridono l’amministratore delegato Roberto Pighi e il padrone di casa Alberto Guidotti, titolare di uno studio di odontoiatria a Fiorenzuola e coinvolto da Pighi nel progetto Lpr. «Siamo orgogliosi di partecipare a questa nuova avventura, diventando protagonisti in un gruppo che punta a grandi risultati». Dichiarazioni a cui fa eco l’amministratore delegato biancorosso: «Sono contento dei riscontri che stiamo avendo in Valdarda, territorio in cui ho abitato fino a pochi anni fa e ricco di amici. Le conoscenze sono importanti, ma fondamentale è anche la visibilità in grado di assicurare una realtà come la nostra ad aziende, professionisti e imprenditori».
E con un Hernandez in più nel motore le cose non potranno che migliorare.

VENERDI' PRESENTAZIONE DELLA SQUADRA ALL'AVILA
Intanto per venerdì 23 settembre è fissata la presentazione ufficiale della squadra all'Avila. Appuntamento aperto a tutti (ingresso gratuito) a partire dalle 21 a Rivalta.

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