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Venerdì, 26 Aprile 2024
Volley A1 maschile

Le facce della Gas Sales Bluenergy vittoriosa a Trento: giocando di squadra è dura per tutti battere i biancorossi

Non c'è solo la battuta o un grande Lucarelli: Recine entra e trova le ricezioni che permettono di recuperare, Romanò fatica in attacco ma è decisivo al servizio. Se il gruppo gira alla grande la formazione di Botti può fare paura a tutti

Ci sono i numeri per analizzare le prestazioni e i colpi dei campioni per deciderle. Ma non sono solamente queste le facce che hanno deciso Gara3 di semifinale scudetto permettendo alla Gas Sales Bluenergy di allungare la serie riportando Trento al PalabancaSport. Le cifre sono lampanti: domenica scorsa i biancorossi avevano sbagliato la bellezza di 27 battute trovando solamente 2 ace, nella partita di ieri sera in trasferta i tabellini indicano 7 errori nel fondamentale e 5 ace. Tutta un’altra storia, anche perché al di là dei punti diretti l’efficacia del servizio ha consentito al muro e alla difesa della squadra di Botti di mettere in mostra un’ottima organizzazione. Logico che negli occhi di chi guarda rimarranno impressi i due ace consecutivi di Lucarelli che hanno deciso la prima frazione, rivelatasi poi fondamentale, ma diventa importantissimo, anche in vista di Gara4, fotografare anche altri volti della vittoria biancorossa.

Il primo è quella di Francesco Recine, uno che vanta il titolo di campione del mondo e a Piacenza fa il primo cambio alle spalle di Leal e Lucarelli. Botti lo manda in campo in ricezione con Piacenza sotto 20-18 nel set iniziale. La prima palla è un servizio insidiosissimo di Sbertoli che Recine riceve con una mano in tuffo, la palla si impenna e arriva fra Lucarelli e Scanferla che non si intendono e la lasciano cadere: 21-18. Lo schiacciatore azzurro potrebbe lamentarsi, invece sulla replica di Sbertoli piazza una ricezione perfetta che consente a Brizard di servire un pallone vincente a Caneschi. Il suo ingresso arriva con la Gas Sales Bluenergy sotto di due lunghezze e quando esce il tabellone segna 23 pari prima che Lucarelli trovi i due ace decisivi.

Nel secondo set nuova entrata in un momento delicato: Piacenza è avanti 15-12 ma si fa rimontare e si trova sotto 17-16. Recine viene schierato in una situazione tattica diversa da quella precedente, con il palleggiatore in zona uno, riceve una palla perfetta che Brizard serve a Simon per la parità.

Un’altra faccia da fotografare per la vittoria in Gara3 è quella di Yuri Romanò. L’opposto, pure lui azzurro e campione del mondo, gioca un secondo set piuttosto anonimo in attacco (chiuderà con il 22 per cento). Di solito i bomber se la palla non va a terra si intristiscono e diventano un peso per la squadra, Yuri invece in attesa di tempi migliori a rete che arriveranno nel terzo set si mette a disposizione portando in dote un altro dei pezzi forti della casa: il servizio. Nessuno sguardo triste, Romanò si presenta al servizio con i biancorossi sotto 21-19, trova anche l’attacco del 20-21 e poi piazza una serie di missili dalla linea dei nove metri che permettono a Piacenza di volare 23-22, anticipo del 2-0 che regalerà un terzo parziale in discesa ai biancorossi.

«Quando giochiamo di squadra è durissima batterci» dirà Massimo Botti a fine partita. Questo ne è l’esempio: se chi entra anche solo per un punto o per un paio di rotazioni fornisce un contributo così importante e chi magari non è al top in un fondamentale diventa decisivo in un altro allora questa Piacenza può davvero fare paura a tutti.

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