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Bovo Day - Federica Lisi: «Bovo ha lasciato un segno indelebile»

«Il Bovo Day? Una gioia». Federica Lisi ha un sorriso e una parola per tutti, al PalaGeorge viene travolta dall’affetto dei tifosi e deve allo stesso tempo tenere a bada i cinque...






«Il Bovo Day? Una gioia». Federica Lisi ha un sorriso e una parola per tutti, al PalaGeorge viene travolta dall’affetto dei tifosi e deve allo stesso tempo tenere a bada i cinque figli che, almeno all’inizio, faticano ad abituarsi all’entusiasmo di Montichiari. Ci riesce alla grande, perché è lei l’artefice e la protagonista del Bovo Day, l’appuntamento che da quattro anni ricorda Vigor Bovolenta con una grande festa della pallavolo.

Sono passati quattro anni ma il ricordo di Bovo è ancora vivo, come dimostra tutta la gente arrivata a Montichiari.
«Quando una persona lascia il segno questo è per sempre. Poi c’è la mia pazzia che mi porta in giro a mettere legna per non far spegnere questo ricordo; la gente che mi segue è tanta e continua ad aumentare. Quest’anno è un evento meraviglioso, per la prossima edizione penseremo a un’altra località ma sono sicura che anche in quel caso si tratterà di una manifestazione stupenda».
Hai sempre detto: il Bovo Day deve essere una festa. Ma quando hai letto una pagina del tuo libro è scesa più di una lacrima.
«E’ inevitabile, la lacrima ci deve essere, perché se siamo qui è successo qualcosa. Il sorriso è protagonista, ma gli occhi lucidi servono per andare avanti perché sono positivi. Bisogna uscire dal palazzetto e dire: mi mangio la vita».
In campo c’erano due Bovolenta: Vigor che controllava tutto dall’alto e Alessandro, che ha iniziato con una battuta la sfida fra Italia e Amici di Bovo.
«Alessandro quest’anno, ma poi dobbiamo far giocare anche Arianna, Angelica, Aurora e Andrea. Bovolenta c’è sempre».
Dal nostro inviato a Montichiari

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