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"Vola verso la storia Jack". Carini pronto per le Olimpiadi: «Il sogno? La finale». VIDEO

Il nuotatore piacentino festeggiato alla Vittorino da Feltre: «Questa è casa mia, mi vogliono bene». Mercoledì la partenza per il Giappone: «L'emozione sta salendo»

Ci sono le magliette celebrative, la targa ufficiale, lo striscione con la scritta beneaugurante “Vola verso la storia Jack”. Sull’aereo che mercoledì decollerà verso Tokyo il piacentino Giacomo Carini si porterà tutto l’affetto della Vittorino da Feltre, che questo pomeriggio si è stretta attorno al suo campione pronto a scendere in acqua alle Olimpiadi.

Non mancava nessuno: all’evento organizzato da Daniele Chiappini, responsabile nuoto della società biancorossa, c’erano il presidente Gianluigi Tedesco, il tecnico Gianni Ponzanibbio con tutto lo staff (compreso Emanuele Merisi, quattro partecipazioni ai Giochi e un bronzo olimpico ad Atlanta) e l'intera squadra di nuoto che alla fine si è stretta attorno a Carini per fargli sentire tutto il proprio affetto insieme a quello dei tanti soci che non sono mancati all’appuntamento.

«Non potevo chiedere di meglio. Ringrazio il presidente e tutti i responsabili della Vittorino da Feltre – spiega Giacomo – perché è una società che mi vuole bene e io voglio bene a loro. Sono contentissimo».

Come stai vivendo questo momento particolare e incredibile nella vita di un atleta?

«Con un pizzico di emozione che in questi giorni sta salendo. Appena leggi il tuo nome nell’elenco dei convocati non realizzi bene cosa stia succedendo. Ma poi capisci che l’aereo parte fra qualche giorno e un po’ di apprensione arriva. Io cerco di stare tranquillo, consapevole del lavoro che ho fatto per scendere in acqua preparato».

Vittorino da Feltre festa Giacomo Carini-2

Quando ti hanno detto che saresti andato ai Giochi la tua prima reazione qual è stata?

«Scontato dire che ho fatto i salti di gioia. Devo ringraziare la federazione per la fiducia che mi ha dato in questi anni; non mi ha mai lasciato solo e sono sempre stato coinvolto in progetti importanti. Grazie a questo connubio sono riuscito, insieme a Gianni Ponzanibbio, a raggiungere un traguardo importantissimo».

Adesso gli obiettivi quali sono?

«Dico subito quello impossibile: partecipare alla finale. Ma sarà durissima, perché rispetto a Rio de Janeiro il livello si è alzato e sono aumentati i concorrenti di spessoreo. Ci sono tanti atleti in grado di nuotare attorno a 1.55, vedremo cosa si riesce a fare».  

Giacomo Carini e il papà-2

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