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Giacomo Carini: «Peccato, nella finale olimpica ci credevo davvero. Ma ho dato tutto»

Il piacentino dopo la semifinale dei Giochi di Tokyo chiusa in 1.55.95: «Forse non sono riuscito a recuperare al meglio. Ma l'obiettivo di questa avventura è stato raggiunto». E sulla Vittorino: «Mi ha fatto piacere vedere tutta la squadra che mi sosteneva davanti al maxischermo»

Questa tua “arrabbiatura” è positiva. Hai visto che puoi stare spalla a spalla con i grandissimi.

«Vero. Poi quest’anno per me è stato incredibile. La scorsa stagione questi tempi me li sognavo a qualunque ora scendessi in acqua, che fosse mattina, pomeriggio o notte. Sono stati mesi molto positivi e anche presentarsi in questa condizione a Tokyo dopo l’Europeo a maggio e il Sette Colli a fine giugno non era scontato. Per questo sono doppiamente contento, la finale resta un tarlo ma per me era un sogno, una sorta di obiettivo impossibile che è rimasto tale».

Il livello dei 200 farfalla è elevatissimo, probabilmente una delle gare di maggiore spessore delle Olimpiadi.

«Verissimo, come ho ripetuto più volte i pretendenti ad alto livello sono tanti. Qualche anno fa 1.55.9 era un tempo molto buono, adesso è uno dei tanti».

Hai tenuto in piedi tutta la Vittorino stanotte.

«Me l’hanno detto. Ieri mi sono arrivati tantissimi messaggi e sono contentissimo, mi ha fatto piacere vedere tutta la squadra che mi sosteneva davanti al maxischermo, mi hanno spedito video e foto stupende. E’ stato molto bello, mi spiace un po’ averli delusi».

Ma non li hai delusi.

«So che si aspettavano tanto. Io ci ho provato e ho fatto il possibile dando il massimo».

Il tuo bilancio olimpico?

«Un’esperienza unica e indimenticabile. una cosa incredibile».

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