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Serie C

Andata e ritorno in poche ore, i retroscena del dietrofront improvviso del Pro Piacenza su Santarcangelo

I biancorossi chiedono sempre 6mila euro a partita, il Pro alla fine accetta perché con il Santarcangelo c'era un accordo ma solo "di massima" e anche l'Assocalciatori ha storto il naso davanti al trasferimento

ACCORDO SI’, MA IN LINEA DI MASSIMA
E il Santarcangelo? In tutto questo la società romagnola è stata parte attiva per una manciata di ore salvo poi defilarsi davanti agli eventi. Il Pro Piacenza comunicava giovedì sera di «aver trovato un accordo immediato con il Santarcangelo».
Dal club retrocesso lo scorso anno in Serie D non ci sono versioni ufficiali, tuttavia i dirigenti interpellati da noi nel pomeriggio hanno fatto sapere che avevano accettato in linea di massima la richiesta del Pro Piacenza, riservandosi però qualche giorno per capire se lo stadio Mazzola fosse ancora a norma per la Lega Pro visto che di anno in anno cambiano le regole.

Insomma, l’accordo di massima c’era, ma la comunicazione del Pro Piacenza è stata quantomeno frettolosa e probabilmente non si sarebbe arrivati a formulare ufficialmente un accordo in tempo per la gara di mercoledì contro l’Arezzo. Da registrare, infine, le rimostranze dell’Assocalciatori che da quanto raccolto non aveva preso di buon grado il trasferimento a Santarcangelo con conseguenti difficoltà logistiche per i calciatori rossoneri.

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