Suicidio Piacenza: segna al 97' con Morra, poi subisce il pareggio al 100'. Con la Pro Patria è 1-1
La partita rimane bloccata fino all'ultimo minuto di recupero, poi Morra trova la rete del vantaggio. I biancorossi però non riescono a tenerla e all'ultimo assalto, a gara ampiamente finita, Chakir trova l'1-1 che molto probabilmente condannerà gli emiliani alla retrocessione in D.
Il Piacenza non sposta di una virgola la formazione della vigilia, con Accardi e Zanandrea che rientrano in difesa, a centrocampo ancora fiducia a Chierico e davanti c’è Morra (che vince il ballottaggio con Plescia) da spalla a Cesarini. A specchio la Pro Patria. Si parte e c’è subito molta tensione in campo, soprattutto per il Piace che chiudo ogni singolo millimetro di campo e non lascia spazio ai lombardi. Nei primi 15’ arrivano due corner e nessun pericolo, c’è un grande equilibrio perché la posta in palio per i biancorossi è altissima. Al 20’ il primo squillo della Pro Patria: Ferri si mette in proprio, da qualche metro fuori dall’area lascia partire un missile che si stampa sulla traversa, rimbalza sulla linea e torna fuori. Piacenza graziato. E’ questa l’unica emozione di un primo tempo che non decolla, il Piacenza va benino sugli esterni con Parisi e Rizza, ma non trova nessuna imbucata per vie centrali. Negli ultimi 120 secondi del primo tempo piovono due occasioni: Chierico è impreciso da dentro l’area, corner, sugli sviluppi la palla arriva perfetta sulla testa di Suljic che defilato a sinistra in area piccola manda fuori. Insomma, partita molto contratta: traversa per la Pro Patria e due potenziali occasioni per il Piace, nulla di altro.