Piacenza - Il Parma allo stadio Garilli mentre rinnovano il Tardini? Le due tifoserie dicono "no"

La notizia della possibilità che il Parma Calcio traslochi allo stadio Garilli di Piacenza, nel periodo in cui il Tardini sarà interessato da lavori di ammodernamento e ristrutturazione, non ha certamente incontrato i favori dei tifosi di Piacenza in primis e poi anche di quelli crociati (leggi qui la notizia).
I primi a dirsi contrari a questa soluzione sono stati proprio i ragazzi della Curva Nord Piacenza esponendo uno striscione sabato scorso, al mattino, prima di partire per la trasferta vittoriosa in casa del Villa Valle. “Non vogliamo altre squadre al Garilli”! Riferimento chiaro al fatto che nello stadio della città ci sia già la FeralpiSalò che gioca le partite di Serie B. Fatto accettabile dalla tifoseria biancorossa che, al contrario, non vede di buon occhio la possibilità di ospitare nel proprio stadio la tifoseria del Parma. Un derby atipico (per noi è con la Cremonese, per loro è con la Reggiana), ma si tratta comunque di rivalità molto importante.

E succede che a stretto giro di posta, cioè nel pomeriggio di sabato durante la gara contro l’Ascoli, anche la tifoseria crociata ha espresso senza mezzi termini la propria contrarietà sulla possibilità di venire a Piacenza.  
“Con lo stadio non si capisce cosa volete fare, trovate un posto in provincia dove farci giocare” (leggi qui). E’ questo lo striscione esposto dalla curva crociata, all'inizio del secondo tempo della partita con l'Ascoli, e non ha bisogno di interpretazioni. “I tifosi chiedono chiarezza per quanto riguarda il progetto di restauro del Tardini, in mano alle valutazioni della Conferenza dei Servizi” scrive il quotidiano ParmaToday.

“Sebbene Piacenza rimanga la scelta più logica” - scrive sempre ParmaToday - iniziano a entrare anche altre soluzione come il centro sportivo di Noceto. Da capire quindi come evolverà la situazione: ad esempio se la FeralpiSalò dovesse salvarsi in Serie B lo stadio di Piacenza non potrebbe accettare, da regolamento, una terza squadra. E’ anche ovvio dire che se il Parma dovesse però salire in Serie A e decidesse di venire a Piacenza ci sarebbe un - non trascurabile - beneficio commerciale per tutta la zona attorno al Garilli.
Insomma, la partita è solo all’inizio, le due tifoserie sono contrarie per ragioni comprensibili, molto dipenderà da come finirà il campionato di Serie B e dalle scelte della società Parma Calcio.