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Stadio Garilli - Il Parma pensa a Piacenza se partono a ottobre i lavori di restyling del Tardini

Il club ducale è al lavoro da mesi sui permessi di restilyng dello stadio Tardini e se dovessero partire per i nostri vicini si prospetterebbe la necessità di traslocare per alcuni mesi e Piacenza è naturalmente la destinazione più gettonata. Ma ci sono dei problemi

Rimbalza ormai da qualche settimana la notizia, da Parma, che il club ducale sembra essere interessato a sbarcare al Garilli di Piacenza nella seconda parte del 2024, almeno così scrivono alcuni media crociati (leggi qui l’articolo di parmatoday.it).
Tutto vero, soprattutto in caso di promozione in Serie A per il Parma che riprenderà domenica il campionato contro l’Ascoli e si ritrova in fuga. Ma perché Piacenza? E’ presto detto: il club ducale è al lavoro da mesi sui permessi di restilyng dello stadio Tardini e se dovessero partire per i nostri vicini si prospetterebbe la necessità di traslocare per alcuni mesi - per consentire i lavori, ma si parla comunque di ottobre 2024 - e Piacenza è naturalmente la destinazione più gettonata.

“Se il Campionato entra in un mese chiave - scrive parmatoday - decisivi saranno queste settimane anche per il Nuovo Tardini e per il Centro Sportivo di Collecchio, due opere strategiche nel percorso di crescita iniziato nell'era a stelle e strisce e vicine alla partenza. La Conferenza dei Servizi e i suoi enti hanno chiesto chiarimenti rispetto ad aspetti procedurali, per quanto riguarda il progetto di restyling del Tardini. Circa 150 richieste su aspetti prettamente tecnici, relativi agli impianti e a tutto quella che è la parte idrica, elettrica e sul funzionamento di determinate procedure. Il Parma Calcio ha risposto fornendo un ricco dossier e ora aspetta l'iter. Successivamente ci sarà la cantierizzazione prevista, a questo punto, entro la seconda metà dell’anno. Peserà, nella scelta, anche la categoria. Serve trovare una meta alternativa: Piacenza resta ancora la pista più battuta dai dirigenti crociati che, tuttavia, lavorano alacremente anche per trovare un nuovo indirizzo che risulti più comodo per i tifosi”.

Alcuni contatti ci sono già stati e i dirigenti di via Gorra hanno aperto anche a questa soluzione, tuttavia ci sono alcune considerazioni che spostano il tutto verso maggio-giugno. Innanzitutto a Piacenza gioca già le sue partite di Serie B la FeralpiSalò e, nel caso i lombardi dovessero salvarsi, si aprirebbe il primo problema perché da regolamento tre squadre non possono giocare nello stesso stadio: Piacenza, Feralpi e Parma sarebbero ingestibili e comunque non si potrebbe. La naturale conseguenza è che occorrerà aspettare la fine dei rispettivi campionati fermo restando che, al netto delle voci che circolano in città, il Piacenza non ha mai preso in considerazione la possibilità di trasferirsi al Bertocchi nel caso non ottenga la promozione. Il Garilli in prima istanza è del Piacenza che ci giocherà, dopodiché occorrerà capire come finiranno i campionati di Feralpi (la salvezza in B è ancora possibile) e del Parma (la promozione in A è l’obiettivo dei ducali).

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