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Lupa Piacenza - Franzese: «Vincere qui è come un sogno»

Punizione capolavoro col Crociati Noceto. Replica, di rapina, contro la Correggese e terza rete - nel giro di una settimana - contro il Lentigione dopo aver innescato Volpe con un assist delizioso. Nel mezzo, giocate da primo della classe, mai...

Punizione capolavoro col Crociati Noceto. Replica, di rapina, contro la Correggese e terza rete - nel giro di una settimana - contro il Lentigione dopo aver innescato Volpe con un assist delizioso. Nel mezzo, giocate da primo della classe, mai fini a se stesse e sempre al servizio della squadra. Sarà una coincidenza (crediamo che non sia così) ma la settimana d'oro che ha portato la Lupa Piacenza in vetta alla classifica è coincisa con il rientro a pieno regime del capitano biancorosso Carmine Franzese, che si è ripreso il posto fisso in attacco al fianco di Arena e a colpi di gol sta prendendo per mano la truppa allenata da Viali. «Personalmente vedo i frutti del duro lavoro a cui sono sottoposto da questa estate - ci spiega Franzese - ma in primis sono contento per la squadra; ho girato molti posti nella mia carriera ma vincere con la maglia del Piacenza sarebbe la realizzazione di un sogno».

Domanda generale: come sta la squadra dopo la settimana "infernale" con tre partite in sette giorni?
«Siamo arrivati ad avere una compattezza incredibile sia dentro sia fuori dal campo e credo si sia visto. Col passare dei giorni diventiamo sempre più "squadra" e le ultime tre partite l'hanno dimostrato. Dovevamo andare in vetta e l'abbiamo fatto, nonostante tre match ravvicinati e tutte le assenze che hanno caratterizzato la partita di domenica col Lentigione».

Un messaggio forte e chiaro agli scettici?
«Più che altro direi che abbiamo fugato ogni dubbio sulla qualità della rosa. Cambiamo gli interpreti ma il risultato rimane invariato e questo è sinonimo di qualità e forza. Contro Crociati Noceto, Correggese e Lentigione abbiamo dimostrato che se giochiamo come sappiamo possiamo vincere contro chiunque ma è meglio tenere la testa bassa e non guardare la classifica».

I campionati non si vincono a novembre.
«Esattamente. Questo girone di Eccellenza è insidioso, le altre squadre magari si rinforzeranno e la strada verso la vittoria è lunga, pericolosa e tutt'altro che facile. Dunque non guardiamo alla classifica come non guardiamo gli avversari che dovremo affrontare. Pensiamo solo al campo e a giocare contro chiunque, che sia la prima o l'ultima in classifica, al cento per cento».

Ora però ci sono due partite, contro Bibbiano e Real Panaro, dove c'è la possibilità di consolidarsi in vetta.
«Sulla carta è così, ma nella realtà dei fatti questi sono campi ancora più complicati perché loro hanno bisogno di punti e si chiuderanno per attenderci e colpire in contropiede. Ripeto: non guardiamo il nome dell'avversario né la sua posizione, ma solo fare quello per cui ci prepariamo durante la settimana».

Personalmente, dopo un avvio stentato, stai entrando in forma. Come ti senti?
«Sono felice perché vedo i frutti del lavoro. Nella passata stagione ho subito un brutto infortunio, quest'anno ho avuto un problema muscolare che mi ha creato dei problemi ma adesso sto ingranando e vedo i risultati. Prima di me, però, viene il bene della squadra».

Come ti trovi con Viali?
«C'è un ottimo rapporto. Con me è stato chiaro fin dall'inizio, ma ha chiesto un lavoro extra di movimento che non ero abituato a fare, ho accettato e a testa bassa mi sono messo a lavorare, come del resto fanno tutti i miei compagni».

Un pensiero ai tifosi?
«Difficile trovare aggettivi per descrivere lo spettacolo che danno. Sono la nostra arma in più, in carriera ho visto anche altri posti con le tifoserie organizzate, ma quello che sta accadendo a Piacenza penso che non si sia mai visto da nessun'altra parte. Sono da brividi».

Giacomo Spotti
(nella foto Spreafico: Carmine Franzese)

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