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Rossetti: «Pronto ad abbandonare l'attività giovanile»

"Ho consegnato le chiavi al sindaco, serve un progetto serio. Viceversa, sono pronto ad abbandonare l'attività giovanile, mantenendo solo la prima squadra che non toglie nemmeno un minuto di attività ai ragazzi, visto che si allena a Valconasso e...

"Ho consegnato le chiavi al sindaco, serve un progetto serio. Viceversa, sono pronto ad abbandonare l'attività giovanile, mantenendo solo la prima squadra che non toglie nemmeno un minuto di attività ai ragazzi, visto che si allena a Valconasso e gioca a Carpaneto solo alla domenica in casa". E' lo sfogo di Giuseppe Rossetti, presidente del Vigor Carpaneto 1922 che punta il dito contro il Comune di Carpaneto sul discorso impiantistica sportiva. Il dibattito è acceso da tempo, ma la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è accaduta mercoledì sera, con il black out elettrico che ha impedito lo svolgimento dell'amichevole tra la Vigor Carpaneto e il Piacenza Calcio, il tutto in una serata di festa con gli stand gastronomici in funzione.

Prima di entrare nel merito del discorso, Rossetti fa una premessa. "E' doveroso - spiega il presidente della Vigor - chiedere scusa a tutti gli spettatori e al Piacenza Calcio per il problema che si è verificato e che non dipende dalla nostra volontà". Quindi punta il dito contro il Comune di Carpaneto. "Per ovviare a errori precedenti, è stato cambiato un interruttore generale con un amperaggio più alto, non costatando che la cabina Enel l'aveva minore, causando così il blocco. Purtroppo parliamo di lungaggini di lavori che durano da settembre 2013: siamo al punto di partenza e tutto ciò che è stato fatto e finito finora, è stato realizzato a spese nostre. Ora iniziamo gli allenamenti delle varie formazioni giovanili e ci sono surriscaldamenti elettrici. Vorrei sottolineare: ci è stato consegnato, tramite regolare bando, un campo con tutte le conformità e i collaudi del caso: mi chiedo come possa essere successo".

"In mattinata (riferendosi a giovedì, ndc) ho consegnato le chiavi al sindaco: vogliamo un progetto serio, sono stati spesi 550mila euro, ma mi chiedo in che modo. Sono pronto ad abbandonare l'attività giovanile, tenendo solo la prima squadra che comunque si allena a Valconasso, finanziata dagli sponsor e che non ruba un minuto di attività ai giovani. Io non ci sto a fare queste figure come mercoledì scorso: tra l'altro, è strano che sia stato contattato subito il tecnico Enel e che sia arrivato dopo 50 minuti, due minuti dopo la sospensione della partita. Quello dell'illuminazione è solo uno dei tanti problemi: non è stata ultimata l'irrigazione dei campi, come promesso dal Comune nella riunione di settembre 2013: abbiamo avuto solo la "fortuna" del maltempo. La nuova struttura non è dotata di un ricovero attrezzi, di una sede, di spogliatoi per gli arbitri e di servizi igienici per il pubblico. Visto l'impegno quotidiano della società dilettantistica in termini di tempo e anche di denaro sulle strutture, gradiremmo avere progetti seri per aiutare il calcio giovanile del nostro paese".

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