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Pelò: «Il calcio vuole riprendere, la volontà delle società è chiara»

Il Delegato provinciale della Figc: «I dati ci dicono che non si tratta di un salto nel buio, anche se ovviamente l'attenzione resta altissima»

Luigi Pelò non ha dubbi: «Vogliamo partire e siamo pronti per tornare in campo». Dopo l’antipasto delle Coppe, domenica è previsto il fischio d’inizio di tutte le categorie del calcio dilettanti e di quelle agonistiche giovanili, fino ai Giovanissimi compresi. Il Delegato provinciale ha terminato una lunga serie di riunioni nel corso delle quali ha avuto il via libera da parte della stragrande maggioranza delle società coinvolte. Logicamente l’emergenza Covid ha lasciato qualche strascico, questo era logico, ma nel corso degli incontri ufficiali i dirigenti hanno espresso l’intenzione di iniziare i campionati.

Massima attenzione su tutti i campi e rispetto rigoroso del protocollo, ma se le regole non verranno disattese il rischio di contagi per il momento è ridotto. «Faccio una riflessione - esordisce Pelò - legata ai numeri: praticamente tutti sono partiti da almeno un mese con gli allenamenti e abbiamo giocato due turni di Coppa. A oggi dall’Eccellenza alla Terza categoria si sono registrati tre contagiati: due sono legati a una cena fra amici mentre il terzo vede coinvolto un postino, un lavoro che per caratteristiche è a contatto con parecchie persone. Fino a questo momento dunque i dati ci dicono che non si tratta di un salto nel buio». La situazione è molto simile anche nelle giovanili: «Anche per quanto riguarda i ragazzi domenica ci sono delle partite rinviate, ma tutte collegate a situazioni scolastiche o famigliari che hanno obbligato delle squadre a una quarantena fiduciaria, rendendo impossibile lo svolgimento delle gare. In questi casi siamo ovviamente disponibili allo spostamento, è sufficiente presentare un documento dell’Asl o del medico sociale e noi provvediamo immediatamente al rinvio».

Numericamente comunque si tratta di un numero ridottissimo di incontri. «Nelle prossime ore - prosegue Pelò - dovrò rinviarne un altro, collegato a una squadra del Parmense che ha giocatori in quarantena dopo aver seguito l’ora di catechismo. Faranno i tamponi a breve, ma intanto noi per sicurezza spostiamo la partita».

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