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Dopo cinque anni torna in vita l'impianto di via Millo intitolato a Fabio Gaudino

Sistemato il campo di calcio a 11 in sintetico, a breve inizieranno gli allenamenti delle squadre giovanili della Spes Borgotrebbia. Il progetto prevede anche la realizzazione di un campo a 7 e due campi a 5

L’impianto di via Millo torna finalmente in vita. Dopo cinque anni di stop, con una struttura completamente inutilizzata e in cui si sono resi necessari pesanti interventi di sistemazione, fra qualche giorno la zona tornerà ad animarsi e a brulicare di piccoli calciatori. Non tutto sarà ancora operativo, per quello bisognerà attendere nuovi lavori e la definizione di aspetti burocratici che da sempre rallentano le operazioni, ma parte dell'area è già utilizzabile e verrà sfruttata per gli allenamenti del settore giovanile della Spes Borgotrebbia, società che ha vinto il bando di gestione dell’impianto, e per alcune iniziative che i dirigenti hanno già in mente.

Nei giorni scorsi è stato posato il campo a undici, che sarà la prima parte di una struttura molto più ampia, interessata in futuro anche da un campo a sette e due da calcio a 5. Attualmente sono due gli spogliatoi fruibili, ma anche in questo caso l’idea è quella di ampliare la disponibilità permettendo a più squadre di sfruttare l'impianti. Per il momento si potranno svolgere solamente gli allenamenti diurni, ma si sta lavorando per dotare la zona anche dell’illuminazione, in parte già collocata.

Già lo scorso anno alcune squadre giovanili della Spes Borgotrebbia sostenevano gli allenamenti in via Millo, ma sul vecchio campo in erba che ora è stato completamente rifatto con la collocazione del sintetico. Proprio in queste ore gli operai stano ripulendo a dovere l’area circostante da erbacce e arbusti che nel corso degli anni avevano trovato terreno fertile, mentre i gestori hanno provveduto a montare le reti dietro le porte per evitare che i palloni si perdano nelle zone circostanti. Il conto alla rovescia è terminato e finalmente via Millo potrà tornare pienamente operativo.

La struttura, lo ricordiamo, fu fortemente voluta e quindi costruita dall’imprenditore Fabio Gaudino, ex presidente della Libertas scomparso nel 2010 a soli 47 anni a cui il centro sportivo è intitolato.

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