Dilettanti - Il Dpcm chiude Terza e (forse) Seconda Categoria, le uniche che non hanno avuto problemi
I tre campionati hanno regolarmente disputato 38 gare in due giornate e si aggiungiamo le Coppe sono 63 partite su 63 senza un problema ma giocano Eccellenza, Promozione e Prima Categoria che ogni domenica registrano dei rinvii
I DUBBI
Dati a parte rimane poi il dubbio sull’interpretazione del Dpcm che dovrebbe essere chiaro e snello, qualità che mal si sposano con il complesso meccanismo del nostro calcio. Non è ancora chiaro se la Seconda Categoria si debba fermare o no perché ha delle coordinate diverse in ogni Regione e quindi ognuno ha una lettura differente. Prendiamo ad esempio la nostra Seconda, nel piacentino. Di fatto sarebbe un campionato Regionale perché i tesseramenti e la composizione dei gironi sono gestiti dal Crer di Bologna, dunque dovrebbe giocare. Risulta però difficile pensare a una Terza Categoria ferma - qui è certo, essendo tutta provinciale - e una Seconda in campo perché il Girone A è tutto formato da squadra piacentine, che si muovono solo sulla nostra provincia e non c’è alcuna differenza rispetto alla Terza. Lo stesso vale per il Girone B che ha una squadra di Parma, il Sissa, ma le altre 10 sono piacentine e poi c’è il San Rocco che è lombarda, gioca da noi ed è gestita da Bologna. Cosa si fa? Stop a Terza e Seconda A ma gioca la Seconda B. Stop solo alla Terza e si lasciano in piedi due campionati che hanno lo stesso “carattere provinciale”? Stop a tutte e tre? Propendiamo per quest’ultima lettura ma non sono da escludere sorprese.
Sulle giovanili, invece, il dubbio da chiarire riguarda gli Interprovinciali che sono a carattere Regionale ma gestiti dalle singole Federazioni locali. Cosa si fa qui?
INTERPRETAZIONI
Da Piacenza ci fanno sapere che hanno chiesto “lumi” a Bologna che a sua volta ha chiesto “lumi” a Roma che a sua volta ha chiesto “lumi” a Palazzo Chigi e al Coni. Circola la voce che alla fine si potrebbe demandare la decisione specifica a ogni singola Regione ma così facendo sorgerebbe un altro problema a fine campionato, quando c’è da tirare la riga per comporre i gironi 2021/2022, il rischio sarebbe quello di trovarsi Regioni a due velocità: magari in Liguria si prosegue ma in Piemonte no.