L'addio al calcio di Sasà Bruno, mister 200 gol: «L'emozione più grande? L'esordio con la maglia del Napoli»
L'attaccante dell'Agazzanese saluta: «Troppi infortuni, l'anno di inattività è costato parecchio». Lo sguardo al passato: «Ad Ascoli due anni fantastici, Pillon e Maran due tecnici incredibili»
L’allenatore che ti ha dato di più?
«Pillon a Ascoli e Maran a Brescia. A entrambi sono legato da un grandissimo affetto, loro mi hanno dato tanto e io penso di averli ripagati con molti gol. Stiamo prlando di bravissimi tecnici e di persone umanamente incredibili».
E il compagno più forte con cui hai giocato?
«Uno su tutti: Alex Pinardi. Fra Modena e Giana Erminio 30-40 gol li ho fatti grazie a lui».
A un certo punto hai deciso di scendere fra i dilettanti dopo una lunghissima carriera fra i professionisti. Quali sono le difficoltà maggiori che hai incontrato?
«A livello caratteriale nessuna. Mi sono sempre trovato bene in ogni società, sono uno che per carattere non fa pesare il passato e cerco sempre di calarmi nella nuova mentalità. A livello tecnico invece ho avuto dei problemi perché i tempi di gioco sono più lenti. Con Pinardi, per fare un esempio fra quelli citati, effettuavo un movimento e sapevo che la palla mi sarebbe arrivata al momento giusto. Ne dilettanti non sempre questo succede, ma è normale perché nei professionisti il ritmo è molto più rapido. Solo quello, perché per il resto ho sempre giocato in club eccezionali. Anche l’Agazzanese è una grande famiglia, ci sono dirigenti e compagni fantastici».
Adesso è ora di pensare al futuro. Rimarrai nel mondo del calcio, magari come allenatore visto che hai il patentino Uefa B?
«Non lo so, ho smesso poche ore fa e non ci ho ancora riflettuto. Con Rantier stiamo portando avanti al Gotico un progetto tecnico rivolto ai bambini e mi piace molto. Anche lo scorso anno avevo avuto qualche richiesta come collaboratore in Serie C ma ho rifiutato. Dico la verità, per ora la vocazione da allenatore non l’ho mai avuta, ma c’è tempo per valutare tutte le opzioni. Adesso voglio solo godermi la mia famiglia».