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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio

Il Natale della Pol. Bf fra solidarietà, affetto e divertimento

Solidarietà, disponibilità e affetto. Sono le tre parole cardine che hanno segnato il Natale della Pol. Bf, festeggiato nella Sala polivalente di Bettola da centinaia di persone: almeno 150 atleti di Scuola calcio, Pulcini, Giovanissimi, prima...

Solidarietà, disponibilità e affetto. Sono le tre parole cardine che hanno segnato il Natale della Pol. Bf, festeggiato nella Sala polivalente di Bettola da centinaia di persone: almeno 150 atleti di Scuola calcio, Pulcini, Giovanissimi, prima squadra, volley e danza, una trentina di dirigenti e poi genitori, amici e simpatizzanti. Tre parole ripetute a più riprese dal presidente Claudio Bruzzi a cui ne va aggiunta una quarta che ha avvolto l’intera serata: divertimento. E’ la sintesi dello spirito che accompagna la società valnurese da anni, quello spirito che neppure la tremenda alluvione del 2015 è riuscito a scalfire. Ha complicato un percorso che dirigenti e giocatori stanno ancora compiendo, senza però togliere il sorriso sulle labbra e la voglia di giocare e di stare insieme di tutti, dai bambini agli adulti.
«Non tocca a noi dire se la festa è riuscita - spiega il presidente Bruzzi - ma la faccia dei più piccoli e dei loro genitori ci ha fatto capire che la formula è quella giusta». Pizza per i tesserati, poi porte aperte per giochi in compagnia e premi per tutti i ragazzi. Una serata di sorrisi, arricchita dalla presenza di tanti “vip” che hanno fatto sentire la propria vicinanza alla società piacentina: i pallavolisti Papi e Manià, che non sono voluti mancare nemmeno dopo la sconfitta casalinga con Civitanova e a poche ore dalla partenza per Minsk, Daniele Moretti del Pro Piacenza, Luca Matteassi del Piacenza, Alessandro Bossalini del Circolo Pettorelli, Ettore Guglieri del Fiorenzuola e il cantante Daniele Ronda.
Senza dimenticare il gioiello di casa, quell’Elia Visconti partito proprio dalla Pol. Bf ed attualmente fra le stelle più brillanti del panorama calcistico giovanile azzurro, punto di forza dell’Inter e dell’Italia Under 17.

IL RITORNO ALLA NORMALITA'
In questi momenti di festa è consuetudine tracciare un bilancio dell’anno che sta finendo. E in casa valnurese il primo obiettivo rimane quello di tornare alla normalità dopo l’alluvione che ha devastato le strutture sportive alla fine dell’anno scorso. «Voglio sottolineare ancora una volta - ha spiegato il presidente Bruzzi - la solidarietà ricevuta da tutti: associazioni, enti, autorità sportive e non, oltre ai tanti sportivi famosi che ci hanno mostrato concretamente la propria vicinanza. Poi è fondamentale porre l’accento sulla disponibilità dei nostri dirigenti, che hanno modificato le abitudini per consentire ai ragazzi della Pol. Bf di continuare a giocare lontano dal paese. E’ grazie a loro, e ai sacrifici dei genitori, se le nostre squadre possono ancora allenarsi e disputare i campionati Figc. E poi mi piace ribadire ancora una volta l’affetto che ci ha circondato in questi mesi. In tanti si sono fatti avanti e ogni contributo, anche il più piccolo, è stato fondamentale. E’ come se ci avessero messo una mano sulla spalla dicendoci: proseguite su questa strada. Per noi è stato davvero un affetto emozionante».
Adesso finalmente, a oltre un anno dall’alluvione, si è arrivati a una svolta. A gennaio, salvo imprevisti che nessuno si augura, la società dovrebbe tornare in possesso del campo da utilizzare per allenamenti e partite. Non tutto è ancora a posto, ma intanto un primo passo importantissimo è stato compiuto.

LO STAND DA RICOSTRUIRE
«Avevo detto - precisa Bruzzi - che avremmo fatto un resoconto dettagliato al centesimo per giustificare tutti gli aiuti che ci sono arrivati. Purtroppo però al momento non siamo ancora in grado di fornirlo, perché una delle spese più importanti, quella riferita allo stand pertinente agli spogliatoi, non è ancora definita. Lo abbiamo acquistato ed abbiamo realizzato anche il progetto a nostre spese, ma c’è la necessità di concludere tutte le formalità burocratiche prima di partire con i lavori. Solo in quel momento potremo presentare i conti precisi».
Fino ad ora grazie a una solidarietà concreta e non solo di facciata, la società è riuscita ad acquistare materiale tecnico, vestiario, arredi per la sede provvisoria, ad assicurare i ragazzi che disputano i campionati e a comperare la struttura che è ancora in attesa di essere montata, aiutando inoltre il Comune per la spesa relativa alla recinzione del campo. «Tutto quanto è rimasto in cassa verrà investito nella realizzazione del nuovo stand. Perché ancora una volta ci piace ricordare che siamo una società in cui nessuno, dai dirigenti ai giocatori della prima squadra, riceve anche il minimo rimborso spese. Per noi l’obiettivo è uno solo: insegnare ai ragazzi il valore dello sport».

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