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Elena Koleva, giocatrice e allenatrice dei Cappuccini: «Voglio essere un esempio per le più giovani»

Dopo tante stagioni fra A1 e A2 l'opposto bulgaro scende in Serie D e allenerà l'Under 12 e il minivolley

La politica del presidente Paina è quella dei piccoli passi, un modo di comportarsi che Elena sposa in pieno: «Ho conosciuto una persona con le idee chiare che non ha intenzione di fare il passo più lungo della gamba. Bisogna porsi traguardi ambiziosi, ma raggiungerli nei tempi giusti».

Come punta di diamante della Serie D sa già che si troverà un ambiente completamente diverso da quello a cui è stata abituata fino a un paio di mesi fa in A2. Dai palasport si passerà alle palestre, a volte anche minuscole, ma questo non spaventa il nuovo attaccante dei Cappuccini. «Il campo è lo stesso, la rete anche. La pallavolo è un modo di vivere, la categoria non incide, almeno per come intendo io lo sport».

Anche in squadra avrà il ruolo di “chioccia” per le atlete più giovani e soprattutto con un’esperienza infinitesimale rispetto alla sua. «Voglio essere un esempio di come ci si deve allenare e di come si deve giocare. La cosa più importante è avere intorno gente che vuole lavorare, poi il risultato dipende anche dalle squadre che affronti. Ma se l’obiettivo della società è vincere la Serie D allora la vinceremo».

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