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Volley - Molinaroli: «Che soddisfazione questa Lpr»

Dopo una sconfitta non si può mai essere veramente soddisfatti, però si possono ugualmente trovare aspetti positivi. Guido Molinaroli ne trova tanti dalla prestazione di Piacenza, capace di far sudare per oltre due ore al PalaBanca i campioni...

Dopo una sconfitta non si può mai essere veramente soddisfatti, però si possono ugualmente trovare aspetti positivi. Guido Molinaroli ne trova tanti dalla prestazione di Piacenza, capace di far sudare per oltre due ore al PalaBanca i campioni d’Italia di Modena, per i quali l’ultimo punto di Luca Vettori è arrivato come una sorta di liberazione.
«Sono proprio contento dei ragazzi - esordisce il presidente biancorosso - perché hanno dato il massimo fino all’ultimo pallone. Almeno un punto lo avremmo meritato».
Poi il massimo dirigente biancorosso sottolinea l’aspetto caratteriale della squadra e la reazione avuta da tutti i protagonisti a fine gara. «Lo scatto d’ira che c’è stato da parte dei giocatori paradossalmente mi è molto piaciuto. Significa che ci tenevano tantissimo e che non si sono accontentati di una buona prestazione, volevano uscire dal campo con una vittoria».

LE CIRCOSTANZE SFAVOREVOLI
Però è inevitabile che per superare questa Modena deve anche girare tutto bene. E a Piacenza non è successo. «E’ vero, ci sono stati episodi particolari non fortunati per noi. Nel quarto set Papi ha accusato un problema che aveva iniziato a sentire già nel terzo e dunque non era al massimo. Parlando sempre del terzo parziale ricordo un recupero involontario di Vettori sul set ball: cercando di uscire dal campo ha servito un assist perfetto a Orduna. Certo, se fossimo andati avanti 2-1 sarebbe stata tutta un’altra partita. E poi come dimenticare la quarta frazione e l’attacco fuori di Ngapeth nel finale, con l’arbitro a segnalare una banale invasione di Tencati. Un fallo che c’era, sia chiaro, ma su cui non avevano protestato nemmeno i modenesi».

LA DIFFERENZA IN BATTUTA
Analizzando la gara da un punto di vista tecnico la differenza l’ha fatta il servizio e le cifre sono lì a dimostrarlo. «Modena ha ottenuto 12 ace, noi nemmeno uno. Non dico che avremmo dovuto farne 10, ma probabilmente per cambiare l’inerzia del confronto ne sarebbero bastati due o tre. Complessivamente direi che è stata una di quelle volte in cui vittoria e sconfitta dipendono dagli episodi».
Ultima parola sul pubblico: i 3600 spettatori della partita con Modena fanno il paio con gli oltre 3000 della sfida con Trento giocata di giovedì sera. «Ho visto veramente un bel PalaBanca. Era una partita di cartello, ma lo scorso anno in questi incontri noi eravamo le comparse, adesso siamo primattori. E per fortuna c’è chi si sta riavvicinando al volley. Mi ha fatto piacere ad esempio vedere in tribuna la famiglia Arici, titolare dell’Lpr, nelle ultime sfide casalinghe. La definizione della campagna di azionariato popolare? Siamo un po’ in ritardo ma è colpa nostra, presto ufficializzeremo tutto».

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