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Volley - Hernandez: «Il primo set ci ha dato la scossa»

«Forse avevamo ancora nell’animo la sconfitta di Verona» spiega Alberto Giuliani analizzando la rimonta subita nel primo set con Piacenza avanti 17-13 e recuperata da Molfetta. «Anzi, probabilmente abbiamo pagato il trittico...



«Forse avevamo ancora nell’animo la sconfitta di Verona» spiega Alberto Giuliani analizzando la rimonta subita nel primo set con Piacenza avanti 17-13 e recuperata da Molfetta. «Anzi, probabilmente abbiamo pagato il trittico Minsk-Verona-Molfetta nel giro di pochi giorni. Comunque sono arrivati tre punti importanti per la classifica dopo un po’ che eravamo fermi e questo ci fa molto piacere».

Possiamo dire che avete vinto di squadra? Hernandez è andato a sprazzi, Marshall era in panchina, ma per tre set in campo ci siete stati solamente voi.
«Non c’era Marshall, mancavano anche Papi e Tencati. Qualche problema c’è, per questo è importante che tutti facciano qualcosa in più. La brillantezza in questo periodo è difficile sia averla sia richiederla ai ragazzi; fra viaggi e partite è più importante concentrarci sulla testa e restare nel gioco piuttosto che essere brillanti».

Come spieghi la metamorfosi in battuta fra il primo set e gli altri? Tanti errori nella frazione iniziale, poi dal secondo parziale siete stati letali.
«Volevamo risolvere senza faticare, invece bisogna sempre metterci sudore e tattica. Ne abbiamo parlato e i ragazzi sono stati bravi a cambiare commettendo pochi sbagli e risultando efficaci nel fondamentale».

Avete giocato il 26, replicato stasera e tornate in campo già il 4 gennaio. Quanto incide sulla vostra squadra non poter mai riposare?
«Incide su tutte le formazioni non solo sulla nostra. Chiariamo: ci piace giocare tanto, ci vorrebbero però dei tempi fisici per recuperare, vista anche l’età di alcuni giocatori. Ma non si può volere tutto, è necessario dare il massimo anche quando non si è in condizioni ottimali. Penso sia questa la differenza fra atleti esperti e chi è ancora in fase di crescita. Noi abbiamo entrambe le situazioni; qualcuno fa un po’ più fatica, altri sono bravi a tenere uno standard alto anche se non al massimo come fa Hernandez, dunque andiamo avanti così».

Proprio Fernando Hernandez sottolinea quanto sia stata importante per l’esito della partita la paura subita nel finale di primo set, che ha scosso Piacenza e cambiato l’inerzia dell’incontro.
«Ci è servito parecchio, la squadra ha giocato insieme e abbiamo approfittato di un servizio che dopo il primo set ha iniziato a funzionare. Poi il muro di Yosifov ha fatto il resto e ci siamo guadagnati tre punti importanti, utilissimi dopo tre sconfitte consecutive».

Cosa è successo dopo un primo set in cui avete sbagliato parecchio?
«Siamo sempre in campo, giochiamo ogni tre giorni, è difficile restare concentrati. Noi ci proviamo, l’obiettivo era conquistare i tre punti e ci siamo riusciti e poi non dimentichiamo che Molfetta è una bella squadra, capace solo due giornate fa di superare Verona. Adesso iniziamo a pensare a Innsbruck, ci aspetta una partita difficile contro una formazione che lo scorso anno giocava in Champions».

Le pagelle
Hierrezuelo 7+
: spettacolare e fantasioso. Un piacere ammirarlo quando trova il suggerimento giusto per Clevenot in zona 5 o mette a segno il punto ingannando gli avversari in palleggio. E la sua serie al servizio a inizio secondo set mette subito la frazione sui binari giusti quando la partita vive il momento più complicato per Piacenza
Hernandez 6+: gioca a sprazzi. Parte male, come conferma il muro a uno subito per il 24-22 del primo set, poi cambia ritmo. Non farà sfracelli come al solito, ma alla fine il suo tabellino segna comunque la considerevole cifra di 17 punti
Alletti 7: la fotografia della sua partita è la copertura che porta al 21-19 del primo set e potrebbe regalare una serata di assoluta tranquillità ai biancorossi, perché nell’occasione dimostra di aver voglia di essere protagonista. Poi è impeccabile in attacco, anche se poco servito, ma soprattutto stratosferico al servizio. Le sue serie mettono in ginocchio l’Exprivia
Yosifov 7: se c’è lui a rete gli avversari non passano; ci provano in tutti i modi, ma sbattono sempre contro il muro del bulgaro. Che quando prende il ritmo fa sfracelli anche in battuta
Parodi 6,5: non ha vie di mezzo, o fa punto o sbaglia. Per fortuna di punti in attacco ne fa parecchi, mentre fatica un po’ di più al servizio. Ancora un passo in avanti, deve ritrovare il coraggio di attaccare anche i palloni più sporchi e salirà un altro gradino verso la condizione ottimale
Clevenot 7: l’attaccante con il sorriso si conferma giocatore fondamentale per questa Piacenza. Solidità impressionante per un giocatore della sua età e alla prima esperienza in Italia; non sbaglia praticamente niente. E poi quella grande copertura a metà terzo set merita di essere mostrata ai corsi per allenatori
Manià 6,5: torna a giocare come libero unico e in ricezione la partenza è da dimenticare. Poi si risolleva, ma il meglio lo fornisce sempre in difesa dove è davvero in una buona serata e si mette in luce in parecchie occasioni
Tzioumakas 6,5: entra e mura Sabbi, subito dopo mette a terra anche un attacco. Più di così non gli si può chiedere
Zlatanov: sv

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