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Botti: «Lo Jastrzebski è il peggiore cliente che si potesse incontrare. Ma Piacenza può arrivare fino in fondo alla Champions»

Il tecnico piacentino del Lublin anticipa la sfida di fine febbraio: «Sarà una gara spettacolare, di fronte ci saranno i due centrali più forti al mondo e i due palleggiatori campioni olimpici oltre a una serie di fuoriclasse di spessore internazionale»

«Sinceramente lo Jastrzebski è il peggiore cliente che si potesse incontrare. Parliamo di una squadra incredibile, che sta dominando la Plusliga, il campionato polacco. Ma dico anche che Piacenza ha le qualità per arrivare fino in fondo alla Champions League».

Massimo Botti risponde dal pullman con cui ha iniziato la trasferta in casa del Barkom; venerdì con il suo Lublin cercherà di proseguire la serie positiva che vede la formazione del tecnico piacentino in un inatteso quinto posto in classifica. Partito con l’obiettivo dei play off, il Lublin è nella zona che consentirebbe la qualificazione alle coppe europee e per il momento sta andando oltre le aspettative di inizio stagione. Nessuno meglio di lui conosce il prossimo avversario della Gas Sales Daiko in Champions League, con i Quarti di finale in calendario fra il 20 e il 22 febbraio (gara di andata al PalabancaSport) e fra il 27 e il 29 febbraio (ritorno in Polonia).

«Come è andata contro di loro in campionato? Dire non bene – spiega Botti – abbiamo perso 3-0 quasi senza vedere palla».

Le premesse non sono buone. Cosa puoi dire di questo Jastrzebski?

«E’ la squadra al comando della Plusliga, stanno facendo molto bene. Hanno una fase di muro-difesa ben organizzata, giocano un’ottima pallavolo e possono contare su Mercelo Mendez, un tecnico molto valido. Ma nei Quarti di Champions arriva solo l’élite europea e sappiamo quale sia il livello sia dei polacchi sia di Piacenza. Sarà una gara molto spettacolare, in cui bisognerà ammirare anche i confronti individuali: di fronte ci saranno i due centrali più forti al mondo e i due palleggiatori campioni olimpici oltre a una serie di fuoriclasse di spessore internazionale».

Trovare punti deboli è complicato, allora diciamo quali sono quelli “meno forti” dei polacchi.

«Forse hanno una linea di ricezione che può essere attaccata; è una formazione con poche pecche, sicuramente va aggredita dall’inizio alla fine dell’incontro».

Quindi secondo te Piacenza su cosa dovrà puntare per passare il turno?

«Dovrà mettere in campo lo straordinario talento di cui dispone e giocare con una grandissima intensità per tutte e due le partite».

Il palasport dello Jastrzebski Wegiel come si presenta?

«Come tutti gli impianti polacchi, è grande, nuovo e ha una tifoseria calda ma molto corretta».

Giocare il ritorno in casa loro potrebbe rappresentare un ulteriore problema?

«Con Piacenza in Coppa abbiamo giocato due volte il ritorno in casa, una volta è andata bene e l’altra no. Credo sia importante partire con il piede giusto e mettere pressione ai polacchi, perché potrebbe portare a qualcosa a cui sono poco abituati. Comunque sono dell’idea che a livelli così alti il fattore campo incida relativamente».

Se ti chiedessi di dare le percentuali indicando chi è favorita?

«Impossibile. Posso solo dire che ovviamente faccio il tifo per Piacenza e che se rileggete le mie ultime dichiarazioni dell’anno scorso sono convintissimo che i biancorossi possano arrivare fino in fondo alla Champions. Certo che di fronte si trovano un ostacolo molto difficile da superare».

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