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Volley A1 maschile

Bernardi: «Siamo in difficoltà, ma non possiamo essere vittima di noi stessi». VIDEO e pagelle

Il tecnico della Gas Sales Bluenergy: «Abbiamo sbagliato troppo. Giocare gare ravvicinate ora è la migliore medicina». Poi si commuove ricordando Michele Pasinato

Una battaglia è persa, ma l’obiettivo principale deve rimanere ben presente nelle menti della Gas Sales Bluenergy. Lorenzo Bernardi lo sa bene, archivia la netta sconfitta contro Milano e si proietta già al futuro.

Dopo un periodo così intenso e con i problemi che state riscontrando era prevedibile che la squadra perdesse lucidità?

«Prevedibile perché abbiamo affrontato Milano che ritengo la formazione più attrezzata del nostro girone. Hanno tutta la rosa a disposizione e anche loro, come noi, puntano a vincere questi play off per aggiudicarsi un posto in Challenge. Sapevamo sarebbe stata una partita difficile, ma non puoi giocarla senza lottare. Siamo in difficoltà, questo è palese, ma non possiamo essere vittima di noi stessi. Bisogna reagire e soprattutto c’è un fondamentale, la difesa, in cui tutto dipende dalla nostra determinazione. Oggi Milano da questo punto di vista è stata sicuramente superiore. Non solo nel singolo fondamentale, ma in questo in maniera importante».

Soprattutto all’inizio avete avuto grossi problemi anche al servizio, commettendo parecchi errori.

«Quando non si è ben focalizzati e la concentrazione non raggiunge i massimi livelli gli sbagli aumentano in maniera esponenziale. Purtroppo ne abbiamo commessi in misura eccessiva, se non ricordo male 14 solo nel primo set».

Perdete la vetta della classifica ma domenica c’è già un’altra gara molto importante contro Vibo Valentia.

«Ben vengano le partite ravvicinate perché in questo momento giocare è la miglior medicina. Abbiamo lasciato la vetta ma dobbiamo chiudere fra le prime quattro per arrivare in semifinale e provare a giocarci l'accesso all’Europa. Questo è il nostro obiettivo».

Una cosa extra partita, ti abbiamo visto commosso durante il minuto di silenzio in ricordo di Michele Pasinato. Vuoi dare un tuo ricordo?

«E’ un argomento molto particolare – spiega visibilmente emozionato - è stato un nostro compagno di squadra, abbiamo condiviso tantissime vittorie. Penso che morire a 51 anni in soli 6 mesi sia una cosa molto difficile da accettare»

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