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Volley A1 maschile

Antoine Brizard: «Vogliamo vivere emozioni uniche vincendo lo scudetto»

Il regista della Gas Sales Bluenergy, insieme a Simon, ha parlato agli studenti delle scuole di Alseno

«Ci si emoziona sempre quando si vince un titolo, quest’anno speriamo di farlo con lo scudetto». Antoine Brizard lo confessa agli studenti di Alseno, incontrati nell’ambito del progetto scuola. Insieme al regista francese anche Robertlandy Simon che ha spiegato le regole del gruppo: «L’importante non è essere tutti amici ma restare uniti per lo stesso obiettivo»

Coordinato da Vittorino Francani, referente di Gas Sales Bluenergy per il progetto scuola, da Chiara Bonassera, referente della Scuola Primaria di Alseno e da Isabella Bianchi, insegnante di scienze motorie, l’incontro ha visto anche il responsabile tecnico del settore giovanile della società biancorossa Renato Barbon, il palleggiatore e capitano Antoine Brizard e il centrale Robertlandy Simon parlare di pallavolo ad oltre un centinaio di giovani studenti.

Vittorino Francani ha illustrato il progetto che vuole la società biancorossa sempre più vicino ai giovani e alle scuole e ha quindi esortato gli studenti «ad avvicinarsi allo sport e alla pallavolo per fare squadra e condividere tanti momenti» invitando i presenti alle prossime partite casalinghe della squadra.  Invito che ha rivolto anche Renato Barbon: «Praticare sport fa vivere ottime esperienze, venite a trovarci e magari tra di voi ci potrà essere anche un futuro campione”».

Antoine Brizard, alla sua terza stagione in biancorosso, e Robertlandy Simon, alla sua seconda stagione, hanno risposto alle tante domande e curiosità dei giovani studenti. «Oltre alla pallavolo – sono le parole del palleggiatore - a me piace seguire il tennis e il golf, ho iniziato a giocare a pallavolo perché nella città dove sono nato e cresciuto non c’erano tante alternative per fare sport, giochiamo tante partite e piano piano ogni volta l’emozione diminuisce, ti emozioni sempre quando vinci un titolo o un trofeo, speriamo quest’anno di emozionarci con lo scudetto. Io non mangio carne ma ho trovato le giuste soluzioni per una dieta alimentare corretta, no, non siamo tutti amici in squadra, litighiamo anche ma in campo abbiamo solo un obiettivo vincere. A me piace scrivere tanto prima di ogni partita, questo è il mio rito».

La palla poi è passata a Robertlandy Simon: «Dopo una sconfitta siamo tutti arrabbiati ma il giorno successivo passa tutto perché c’è da pensare già a una nuova partita. Io ho iniziato a giocare a pallavolo a undici anni perché a Cuba non c’era posto per me nel basket. È faticoso ogni giorno fare sempre le stesse cose e a volte ti viene voglia di dire basta ma poi continui. L’importante non è essere tutti amici ma essere in campo uniti per lo stesso obiettivo, tutti abbiamo delle scaramanzie prima della partita, io mettere sempre gli stessi vestiti, il ruolo di centrale l’ho fatto per la prima volta a 14 anni, è un ruolo che non mi è mai piaciuto fare, anche adesso non mi piace tanto ma direi che me la cavo a farlo».

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