La 6 Giorni delle Rose classe1 nel calendario Uci
Importante riconoscimento da parte dell'Unione Ciclistica Internazionale che, nei giorni scorsi, ha inserito nel proprio calendario la Sei Giorni delle Rose (25/30 luglio 2013) come gara di classe 1, il massimo previsto dalle classificazioni...
Importante riconoscimento da parte dell'Unione Ciclistica Internazionale che, nei giorni scorsi, ha inserito nel proprio calendario la Sei Giorni delle Rose (25/30 luglio 2013) come gara di classe 1, il massimo previsto dalle classificazioni internazionali.
Per la classica del velodromo di Fiorenzuola, giunta alla sua 16à edizione, che sarà presentata ufficialmente durante una serata conviviale giovedì 28 febbraio presso il Ristorante La Scottina di Cadeo, si tratta di un ulteriore attestato che conferma la credibilità internazionale e l'importanza che la Sei Giorni delle Rose ha raggiunto nel corso degli anni, tant'è che quella che andrà in scena quest'anno sarà l'unica gara italiana a godere del prestigioso riconoscimento della classe 1.
Nei prossimi giorni il direttore generale della Sei Giorni delle Rose, Claudio Santi, sarà a Minsk (Bielorussia) dove, dal 20 al 24 febbraio, si correranno i campionati del mondo su pista proprio per illustrare alle rappresentative nazionali le novità tecniche che, sotto certi aspetti, rivoluzioneranno il concetto di Sei Giorni.
Non più una sei giorni classica ma sei giorni di gare per maschi e femmine che attribuiscono nelle diverse specialità in programma punti per il ranking U.C.I. con allinterno la classica, una delle sette sorelle internazionali dellUnione Ciclistica Internazionale di cui il direttore del velodromo di Fiorenzuola, Claudio Santi, è il vice presidente.
Seguendo, infatti, le direttive e i nuovi regolamenti dell'Unione Ciclistica Internazionale occorrerà un punteggio ad atleti e nazioni per poter partecipare a prove di Coppa del Mondo e successivamente ai Mondiali e la Federazione dovrà aver ospitato una gara di alto livello, che per lItalia sarà appunto, quella di Fiorenzuola.
Il Velodromo dedicato ad Attilio Pavesi, inaugurato nel 1929 con la vittoria di Costante Girardengo e riaperto dopo la guerra, con la sfida fra Fausto Coppi e Vito Ortelli. Ospitante nel 1997 e 1999 di prove di Coppa del Mondo, nel 2000 dei Mondiali Juniores e nel 2001 \ 2004 \ 2005 di Campionati Europei continua a scrivere pagine di storia. Una struttura oramai antica, con un museo voluto dal Sindaco della Città, Giovanni Compian in una cittadina che non vuole solo appartenere al passato ma continuare a costruire il futuro.
Per la classica del velodromo di Fiorenzuola, giunta alla sua 16à edizione, che sarà presentata ufficialmente durante una serata conviviale giovedì 28 febbraio presso il Ristorante La Scottina di Cadeo, si tratta di un ulteriore attestato che conferma la credibilità internazionale e l'importanza che la Sei Giorni delle Rose ha raggiunto nel corso degli anni, tant'è che quella che andrà in scena quest'anno sarà l'unica gara italiana a godere del prestigioso riconoscimento della classe 1.
Nei prossimi giorni il direttore generale della Sei Giorni delle Rose, Claudio Santi, sarà a Minsk (Bielorussia) dove, dal 20 al 24 febbraio, si correranno i campionati del mondo su pista proprio per illustrare alle rappresentative nazionali le novità tecniche che, sotto certi aspetti, rivoluzioneranno il concetto di Sei Giorni.
Non più una sei giorni classica ma sei giorni di gare per maschi e femmine che attribuiscono nelle diverse specialità in programma punti per il ranking U.C.I. con allinterno la classica, una delle sette sorelle internazionali dellUnione Ciclistica Internazionale di cui il direttore del velodromo di Fiorenzuola, Claudio Santi, è il vice presidente.
Seguendo, infatti, le direttive e i nuovi regolamenti dell'Unione Ciclistica Internazionale occorrerà un punteggio ad atleti e nazioni per poter partecipare a prove di Coppa del Mondo e successivamente ai Mondiali e la Federazione dovrà aver ospitato una gara di alto livello, che per lItalia sarà appunto, quella di Fiorenzuola.
Il Velodromo dedicato ad Attilio Pavesi, inaugurato nel 1929 con la vittoria di Costante Girardengo e riaperto dopo la guerra, con la sfida fra Fausto Coppi e Vito Ortelli. Ospitante nel 1997 e 1999 di prove di Coppa del Mondo, nel 2000 dei Mondiali Juniores e nel 2001 \ 2004 \ 2005 di Campionati Europei continua a scrivere pagine di storia. Una struttura oramai antica, con un museo voluto dal Sindaco della Città, Giovanni Compian in una cittadina che non vuole solo appartenere al passato ma continuare a costruire il futuro.