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Pro Piacenza - Franzini: «Dobbiamo isolarci da tutto»

Arnaldo Franzini l'aveva detto alla vigilia della partita contro il Borgomanero: «Non dobbiamo giocare col freno a mano tirato perché vediamo il traguardo vicino: non ne siamo capaci». E puntualmente è successo. E' chiaro che nello straordinario...

Arnaldo Franzini l'aveva detto alla vigilia della partita contro il Borgomanero: «Non dobbiamo giocare col freno a mano tirato perché vediamo il traguardo vicino: non ne siamo capaci». E puntualmente è successo. E' chiaro che nello straordinario campionato del Pro Piacenza una battuta d'arresto ci può stare, meglio ancora se quando arriva le inseguitrici non ne approfittano, tuttavia, a sette giornate dal termine, i rossoneri devono piazzare il graffio vincente, quello in grado di chiudere i giochi. I piacentini oggi viaggiano con nove lunghezze di vantaggio sull'Inveruno e vincere in casa del Lecco potrebbe suonare come la sentenza definitiva, considerando che il Pro potrà giocare al Siboni tre delle prossime quattro sfide. Chi ama le statistiche non lo vede come un vantaggio, i rossoneri viaggiano a mille in trasferta ma ora è necessario concentrarsi sul match di domenica che affronteranno decimati dalle squalifiche: fuori Bignotti (due turni), Piccolo, Rieti e una situazione generale (dal punto di vista fisico) non felice.

Ma prima facciamo un passo indietro e torniamo alla sconfitta contro il Borgomanero. «E' stato un incidente di percorso - spiega Arnaldo Franzini - che nell'arco di una stagione ci può stare, per risalire a una prestazione simile dobbiamo tornare a inizio campionato, contro l'Inveruno, quindi non sono preoccupato più di tanto. Ci farei la firma se accadesse ogni ventisei partite, ora abbiamo già resettato tutto perché domenica abbiamo un cliente davvero difficile». Un Pro Piacenza che forse inizia a sentire il peso del traguardo? «Onestamente, visto le tante domande e i discorsi sul nostro vantaggio, ho detto ai ragazzi che non voglio sentir parlare di traguardi. Dobbiamo isolarci da tutto e pensare solo al campo altrimenti si rischiano distrazioni decisive».

Il Lecco si trova troppo distante da tutto, ma rimane una squadra complicata con forti individualità. «Nelle partita di andata - prosegue Franzini - è stata la squadra che mi è piaciuta più di tutti, con giocatori di qualità e organizzata sotto il profilo del gioco. Ultimamente ha trovato una continuità di risultati e poi la rosa è di assoluta livello, certamente i suoi punti non rispecchiano la forza generale. Inoltre il loro è un campo caldo e quindi per noi sarà un altro test importante, ci vorrà il miglior Pro Piacenza». E ci arrivate con alcuni problemi di formazione. «Abbiamo qualche problemino di influenza, inoltre ci sono le squalifiche, è già successo altre e volte e il risultato spesso l'abbiamo trovato lo stesso; dunque non mi piango addosso anzi, per qualcuno sarà una bella occasione per mettersi in mostra. Delfanti e Cortesi dal primo minuto? Le tre squalifiche liberano altrettanti posti, ci sono ottime possibilità ma come sempre deciderò all'ultimo».

Possibile che Franzini decida di partire con Donnarumma ('95) in porta, difesa con Carminati ('93) e Castellana ('95) sugli esterni, cerniera di difesa con Colicchio e Silva. A centrocampo spazio a Cazzamalli, Jakimovski e Marmiroli ('94), in attacco tridente con Franchi, Matteassi e Delfanti. Una variante potrebbe invece essere l'impiego dal primo minuto di Cortesi in mediana e il conseguente avanzamento in attacco di Jakimovski. Leggi qui il 28esimo turno del Girone B di Serie D e la classifica aggiornata.

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