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Il Piacenza affonda, Franchi regala il derby al Pro

Una perla di Stefano Franchi regala il derby del Garilli al Pro Piacenza, bravo a mettere in crisi un buon Piacenza con la sua arma migliore: compattezza in difesa e ripartenze letali al limite della perfezione. E' così che i rossoneri scardinano...

Una perla di Stefano Franchi regala il derby del Garilli al Pro Piacenza, bravo a mettere in crisi un buon Piacenza con la sua arma migliore: compattezza in difesa e ripartenze letali al limite della perfezione. E' così che i rossoneri scardinano la ragnatela tattica costruita dagli avversari: palla rubata da Silva, sfera che arriva a Franchi (migliore in campo insieme a Donnarumma) e Pro Piacenza che vola verso la Lega Pro. E sì perché la squadra di Franzini elimina definitivamente dalla corsa i padroni di casa, conserva un mastodontico vantaggio di nove punti sul Pontisola e domenica prossima, al Siboni, c'è la possibilità di mettere fuorigioco anche i bergamaschi. Bravo il Pro dunque, a espugnare il Garilli davanti a una bellissima cornice di pubblico, ma dove finiscono i meriti di Matteassi e soci iniziano anche quelli del Piacenza. «Una signora squadra - dice Franzini - che nel secondo tempo ci ha messo lì e noi, con bravura e un po' di fortuna, siamo riusciti a mantenere il risultato». Il Piacenza di Viali commette il solito errore, già visto altre volte in stagione, cioè quello di giocare solo mezza partita. «I primi venti minuti mi hanno fatto infuriare» spiega il tecnico a fine match, perché il Pro Piacenza in quel frangente è vero che non trova spazio davanti a una difesa ordinata e guidata da Tognassi, ma è altrettanto vero che Volpe (non pervenuto oggi) e compagni oggi hanno rinunciato a giocare, perdendo tutti i contrasti e risultando imprecisi in quasi tutte le aperture, almeno fino al gol di Franchi. A questo punto, aperta la partita, il Piacenza ha preso coraggio e si contano almeno quattro nitide palle gol negate dai miracoli di Donnarumma che blinda il risultato e al quale in via De Longe devono fare un monumento per il doppio intervento (90') su Amodeo e Marrazzo nel finale. Morale? Il Pro Piacenza salpa verso una promozione che ormai solo lui può perdere, il Piacenza - forse - torna a respirare e finalmente può chiudere nel cassetto una rimonta che, anche in caso di vittoria, sarebbe stata ugualmente al limite dell'incredibile, tornando allora a ragionare in ottica secondo posto e cercando di costruire fin da ora il futuro prossimo.

NESSUNA SORPRESA - Non ci sono novità nelle due formazioni, che sono quelle della vigilia con il Piacenza che ripropone il 3-5-2 vittorioso a Legnago dove il pacchetto arretrato è formato da Fumasoli, Tognassi e Rossi a protezione di Ferrari. Centrocampo con Benedetti a Sgariboldi sugli esterni, Tacchinardi a protezione della difesa, Volpe e Pignat a fungere da interni dietro alla coppia offensiva Marrazzo-Amodeo. Il Pro Piacenza risponde col solito 4-3-3 con Donnarumma in porta, difesa formata da Castellana, Rieti, Colicchio e Carminati. A centrocampo Silva, Marmiroli e Jakimovski al posto dell'infortunato Cazzamalli (in panchina). In attacco il tridente Matteassi, Piccolo, Franchi.

LAMPO DI FRANCHI - I primi 15' di partita scivolano via senza pericoli particolari, il Pro Piacenza comanda agilmente il gioco passando soprattutto dai piedi di Colicchio, Piccolo e Matteassi provano a impensierire Ferrari senza alcun risvolto interessante e così l'unica vera conclusione è quella di Franchi (7') che termina a lato di poco. Il Piacenza risponde in modo accademico, pensando - almeno in avvio - a come arginare le scorribande dei rossoneri; scelta che in quarto d'ora di gioco produce solo un diagonale sbilenco di Sgariboldi. La trama della partita non cambia nemmeno fino al 30', piacevole se vogliamo dal punto di vista tattico, le due difese sono perfette nel chiudere tutti gli spazi agli attaccanti e a centrocampo il leggero predominio del Pro Piacenza in fase d'impostazione non risulta determinante fino alla palla rubata da Silva, break per Marmiroli che serve leggermente defilato Franchi; il cannoniere rossonero non sbaglia e in diagonale apre come una scatola la partita.

REAZIONE - Il Piacenza come al solito si sveglia dopo lo scrollone, si dimentica il fraseggio inconsistente della prima mezz'ora e finalmente confeziona la prima azione degna di nota al 40': Amodeo appoggia di testa in area per Volpe, tiro respinto, palla sui piedi di Tacchinardi che spara di poco alto. La squadra di Viali prova a schiacciare sull'acceleratore con un paio di combinazioni Amodeo-Marrazzo, il Pro risponde con una bella punizione di Silva che esalta i riflessi di Ferrari e con delle scorribande in contropiede che fanno tremendamente male ai padroni di casa.

EQUILIBRIO - La ripresa inizia sulla stessa falsariga del primo tempo, con la differenza che il Piacenza questa volta prova a manovrare maggiormente e il Pro si chiude a riccio e blocca ogni corsia costringendo la squadra di Viali a improbabili cross a centro area dalla trequarti. Il fraseggio del Piacenza è quello che vuole il Pro, squadra abilissima nel chiudersi e ripartire, e tutte le volte che lo fa i padroni di casa vanno in sofferenza. Viali sceglie allora di cambiare lo scacchiere, fuori Pignat dentro Martino e reparto avanzato che passa a tre punte, Franzini prova a coprirsi senza sostituzioni ma abbassando Matteassi e Franchi sulla linea di Marmiroli, con Silva e Jakimovski a protezione della difesa; mentre al 60' Bignotti rileva Matteassi. Al 68' il Piacenza confeziona la prima vera palla gol con Amodeo che in area trova Marrazzo ma il suo colpo di testa scheggia l'esterno del palo, il direttore di gara però ferma l'azione per fuorigioco. Il Piacenza prova ad alzare i ritmi, Martino trova Amodeo (velo di Marrazzo) in piena area e palla che viene deviata in corner, sugli sviluppi Rossi si divora il pareggio.

ASSALTO - Franzini capisce il momento di difficoltà della sua squadre e richiama in panchina Franchi (migliore in campo) per Pessagno, creando così ulteriore densità a centrocampo. Il Piacenza, almeno sulla carta, dimostra di meritare il pareggio: al 40' Donnarumma compie un autentico miracolo sulla conclusione di Tognassi, sempre il capitano biancorosso sul corner seguente spara alto da buona posizione. I padroni di casa aumentano i giri del motore nel finale, ma il Pro Piacenza si dimostra compatto e fortunato in un paio di circostanze, come a tempo scaduto, quando Donnarumma si trova a compiere un doppio miracolo - e siamo a tre - su Amodeo prima e Marrazzo poi, che comunque sprecano la palla del pareggio da ottima posizione. Qui si chiudono le speranze del Piacenza di riaprire sulla carta il campionato, il Pro Piacenza vola a +13 sui biancorossi e rimane a +9 sul Pontisola, che domenica prossima sarà di scena al Siboni. Il primo set ball della squadra di Franzini è stato messo a terra, ora manca il secondo.

Piacenza-Pro Piacenza: 0-1
Primo tempo: 0-1


Piacenza: Ferrari, Sgariboldi, Benedetti, Fumasoli, Tognassi, Rossi, Volpe, Tacchinardi (41' st Bovi), Marrazzo, Amodeo, Pignat (9' st Martino). A disposizione: Bertozzi, Cavicchia, Milani, Emiliano, Meregalli, Sanashvili, Colombo. All.: Viali.

Pro Piacenza: Donnarumma, Castellana, Carminati, Rieti, Colicchio, Silva, Jakimovski, Marmiroli, Matteassi (15' st Bignotti), Franchi (32' st Pessagno), Piccolo (45' st Delfanti). A disposizione: Ballerini, Santi, Feher, Cortesi, Pasaro, Cazzamalli. All.: Franzini.

Arbitro: Valiante di Nocera Inferiore (assistenti Baldelli di Reggio Emilia e Zambelli di Finale Emilia)

Rete: 34' pt Franchi

Note - Clima primaverile, campo in perfette condizioni di gioco. Spettatori: 2696. Ammoniti: 22' pt Pignat, 34' pt Tognassi, 28' st Marmiroli, 37' st Fumasoli, 38' st Castellana, 44' st Colicchio. Tiri: 8-5. Corner: 8-2. Recuperi: 0' pt, 3' st.

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