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Franzini: «Noi solo fortunati? Mi viene da ridere»

«Ultimamente sento dire che vinciamo perché siamo fortunati e, sinceramente, mi viene da ridere. Perché abbiamo avuto un pizzico di fortuna a Seregno e Seriate allora tutti automaticamente si dimenticano il pareggio col Caravaggio, ad esempio. Nel...

«Ultimamente sento dire che vinciamo perché siamo fortunati e, sinceramente, mi viene da ridere. Perché abbiamo avuto un pizzico di fortuna a Seregno e Seriate allora tutti automaticamente si dimenticano il pareggio col Caravaggio, ad esempio. Nel girone di andata i numeri sono impietosi, abbiamo dato due gol a tutte le squadre tranne che al Piacenza (leggi qui le statistiche del Pro Piacenza), nel girone di ritorno invece ci siamo regolati. Ma d'altronde questo è il calcio». Non le manda a dire Arnaldo Franzini alla vigilia della partita tra il suo Pro Piacenza e il Mapellobonate, con la solita pacatezza e una punta d'ironia, ma chiarendo che la sua macchina - e i numeri parlano chiaro - non è certo là in alto grazie alla «fortuna».

Facciamo un passo indietro. Sabato scorso con la vittoria a Seregno avete dato una bella spallata al campionato. «E' stato un altro passo importante, un mattone fondamentale per la squadra che affrontavamo e abbiamo eliminato un'altra avversaria nella corsa al vertice. Ora siamo veramente in pochi, le partite però sono ancora troppe per fare qualunque calcolo». Dunque in casa Pro Piacenza si pensa solo al presente e non al domani. «Sinceramente non ci sto pensando assolutamente alla promozione, non per scaramanzia, piuttosto perché mancano otto partite e può succedere di tutto. Certo nove punti di vantaggio sono un bel margine: è meglio averli che doverli recuperare».

Domenica arriva il Borgomanero, squadra scorbutica in piena lotta playout e che si presenta con cinque risultati utili consecutivi. «E' vero, li ho visti bene ultimamente, nelle ultime gare hanno avuto il nostro stesso passo. Corrono molto, hanno fatto innesti di qualità come Mandelli e attuano un pressing importante». Cosa ti fa più paura in questo momento? «Adesso è troppo presto per focalizzare l'obiettivo, si rischia di giocare col freno a mano tirato. Chi dice che vinciamo grazie alla fortuna mi fa solo ridere: nel girone di andata abbiamo tritato tutti e, Piacenza escluso, la mia squadra ha dato due o più gol a chiunque. Adesso per due partite vinte 1 a 0 si dimenticano quello che abbiamo fatto prima, ma non è che il Pro Piacenza deve per forza rifilare tre reti a tutti». E ancora: «Non voglio che la mia squadra si faccia condizionare dal traguardo vicino perché non ne saremmo capaci di stare attenti o giocare frenati, noi siamo una squadra che deve sempre andare all'attacco, se poi durante la partite succede di amministrare ben venga, ma non deve essere un assetto mentale predisposto. Siamo abituati a fare le partite e così dobbiamo giocare sempre».

Non ci sono grossi problemi di formazione per Franzini che potrà proporre l'undici al gran completo. Possibile che decida di partire con Donnarumma ('95) in porta, Castellana ('95) e Carminati ('93) sugli esterni, la coppia Rieti-Colicchio nel mezzo. A centrocampo spazio a Cazzamalli, Marmiroli ('94) e Silva, in attacco il tridente con Matteassi e Franchi a supporto di Piccolo. Leggi qui il 27esimo turno del girone B di Serie D e la classifica.

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