Piacenza - Stefano Gatti: «Non arriverà nessuno, il nostro calciomercato è chiuso»
Il presidente onorario: «L'infortunio di Corazza è una botta tremenda, tuttavia la rosa è abbondantemente a posto. Di Molfetta è un giovane promettente e Corradi può giocare nel tridente d'attacco. Il rinvio? Ti fanno venire la voglia di smettere»
Passando al Piacenza?
«E’ l’anno del Centenario e abbiamo fatto uno sforzo non indifferente, tutta la gestione complessiva della società Piacenza Calcio ha richiesto un budget che sfiora quasi i 4 milioni di euro. Direi che non ci siamo risparmiati. Buona parte sono stati investiti sul mercato e siamo contenti della squadra allestita».
Appunto, il mercato: l’infortunio di Corazza vi porterà a fare un altro investimento?
«Il calciomercato del Piacenza è chiuso. Abbiamo un giovane promettente come Di Molfetta, poi c’è Sestu e anche Corradi può fare l’esterno alto a sinistra nel tridente, lo stesso vale per Sylla. Sono quattro giocatori per due posti, dopodiché abbiamo Pesenti e Romero nel ruolo di attaccante centrale».
Quindi i nomi di Bellomo, Sansone o Terrani vanne derubricati a semplici voci di mercato?
«Ripeto, partiamo con la rosa attuale perché siamo abbondantemente a posto. L’infortunio di Corazza è una botta tremenda per il ragazzo e per noi, che puntavamo forte su di lui, tuttavia entro febbraio potremmo vederlo in campo. Sarà il nostro acquisto per la seconda parte della stagione».
Obiettivo?
«Sono contento se diventiamo ogni anno più competitivi».
Porte sempre aperte in società?
«Per chiunque intenda aiutarci. Quest’anno è entrato Roberto Pighi, ma come dico sempre io: sogno di vedere gli imprenditori piacentini pronti a entrare in società per fare il Piacenza sempre più forte. Questa sarà una stagione particolare, perché è quella del Centenario, tuttavia non possiamo viaggiare per lungo tempo a questi regimi. Dobbiamo stare attenti a non fare il passo più lungo della gamba. Più siamo più tutto diventa semplice».