Piacenza - Sabato da non sbagliare contro la Real Calepina. Rossini: «Non siamo stanchi, ma rincorrere fa spendere energie»

Anticipo di campionato a Grumello sabato pomeriggio (ore 14.30, provincia di Bergamo) per il Piacenza che se la dovrà vedere contro la Real Calepina, formazione lombarda che galleggia sulla linea dei playout e che il Piace dovrà tassativamente superare per rimanere lanciato nella ricorsa alla capolista Arconatese (ha il big match contro il Desenzano) e magari raschiare anche qualcosa nel distacco (emiliani a -8) in vista poi dell’ultima fatica del girone di andata, mercoledì pomeriggio (ore 14.30) al Garilli contro la pericolosa Varesina (terza e viaggia con una media superiore ai due gol a partita).
In casa Piacenza si pensa come sempre a fare un passo alla volta, senz’altro non ci saranno Kernezo (infortunato) e Baudouin (squalificato), mentre Castro e il giovane Hrom sono stati ceduti in prestito nelle ultime ore. Per il resto Rossini non dovrebbe avere grossi problemi, l’unico dubbio riguarderà la difesa e la rotazione degli under, da qui passerà anche la decisione o meno di schierare dall’inizio il tridente con D’Agostino, Marquez e Recino. Il tecnico sull’argomento è sempre stato chiaro: «L’equilibrio di squadra viene prima di tutto, ma ciò non vuol dire che non stiamo pensando a come impiegarli tutti e tre».
Da questo punto di vista la soluzione con Tourè a centrocampo e Tortelli in difesa insieme a Silva, con Iob e Moro a completare il pacchetto under, sarebbe in grado di garantire il maggior equilibrio ma costerebbe il posto a uno tra Artioli e Bassanini che in questo momento stanno facendo molto bene sulla corsia mancina.

ROSSINI
«Affrontiamo un avversario in forma e che sta bene, la Real Calepina è una squadra giovane e quindi dovremo essere bravi noi a non dargli certezze perché i giovani, se gli fai prendere coraggio, ti complicano di molto la partita. Siamo una formazione più esperta e dovremo far valere questo vantaggio, dopodiché aggiungo che non siamo nemmeno una squadra “stanca”: i dati dei gps ci dicono altro, piuttosto siamo in una condizione di rincorsa continua, abbiamo pochissimi margini di errore, non possiamo permetterci di sbagliare troppe partite e questo psicologicamente rischi di pagarlo. E’ il motivo per cui dico sempre di non guardare, almeno in questo momento, la classifica. Senza dubbio dobbiamo raccogliere il più possibile dalle prossime due gare perché poi la pausa natalizia ci permetterà di lavorare su alcuni nuovi concetti che stiamo già sviluppando».