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Piacenza - Rossini: «Nessun calcolo, abbiamo dimostrato di crederci. Il Crema? Cliente difficile».

Il tecnico alla vigilia della sfida di campionato: «Otto gare sono tante o poche a seconda di come le si guarda. Ho sempre creduto in questi ragazzi, loro mi hanno ripagato: quando arrivai eravamo fuori dai playoff e ora siamo a ridosso della vetta». Dal campo: noie per Bachini e Berton ma ci saranno

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Tutto pronto in casa Piacenza per la delicatissima sfida di domenica in casa del Crema (ore 14.30), formazione in lotta per uscire dal pantano dei playout e che scoppia di salute come dicono le ultime due sfide vinte contro l’attuale capolista Caldiero e con il Brusaporto.
Il Piacenza è chiamato a un risultato pieno per rimanere agganciatissimo al treno di vetta (-1 dal Caldiero, però la Varesina che è a braccetto coi biancorossi deve ancora recuperare il match col Palazzolo) e non può permettersi passi falsi. Dal campo: Artioli sta bene, si è allenato e tornerà a disposizione, da capire se utilizzabile dall’inizio o a partita in corso, alcune noie si sono registrate per Bachini e Berton, ma su entrambi c’è fiducia. Procede bene, meglio del previsto, il recupero di Bassanini che comunque non sarà pronto prima di metà aprile.
Intanto alla vigilia del match Stefano Rossini torna sui soliti concetti: «Ve lo dico sinceramente - dice sorridendo il tecnico biancorosso - mi sento noioso con me stesso a ripetere sempre la stessa cosa, non immagino voi a sentirla. Tuttavia è così: siamo in un momento delicatissimo della stagione, non decisivo perché 8 partite da giocare sono tante o poche a seconda di come le si guarda, però ogni errore rischia di costare pesantissimo, il margine si riduce e ha ragione il capitano Silva quando parla di “partite da vincere anche con la personalità”. E’ chiaro che non dovrebbe mai mancare soprattutto in una squadra forte ed esperta come la nostra, domenica però ne abbiamo avuto un esempio: abbiamo voluto a tutti i costi rimontare e vincere la partita sebbene fosse bloccata fino a metà della ripresa con loro tutti dietro ad aspettarci e noi puniti in avvio da una sola lettura sbagliata».

E ancora si scende più nel dettaglio, ovvero con il rischio, più che altro inconscio, che le motivazioni di una squadra che si deve salvare siano superiori a quella di una in lotta per il vertice della classifica. «E’ proprio questo il discorso che faccio fino allo sfinimento alla squadra, perché questo rischio inconsciamente è sempre concreto e i risultati delle ultime giornate lo stanno dicendo chiaramente. Ed è anche per questo motivo che ci vogliono carattere, personalità ed esperienza adesso più che mai. Non esistono più partite di squadre di alta classifica contro quelle di bassa, è tutto azzerato. Domenica ci aspetta un Crema secondo me molto organizzato, che già all’andata ci mise in grande difficoltà, con giocatori di qualità in grado di sviluppare molto bene il loro concetto di gioco. Tabelle di marcia? Non fatemi queste domande. Non ho fatto nessuna tabella da qui alla fine del campionato. Dico solo una cosa: quando ho accettato l’incarico, ormai un girone fa, l’ho fatto perché credevo fortemente in questi ragazzi sennò non sarei venuto. La squadra stessa ha dimostrato di crederci, infatti siamo lì a ridosso della prima e per me va bene così. Ho ottenuto le risposte che cercavo, quando arrivai eravamo fuori anche dai playoff, ora c’è da completare il lavoro».

Probabile formazione Piacenza (4-4-2) - Moro; Napoletano, Silva, Somma, Iob; Zini, Corradi, Gerbaudo, Ndoye; D’Agostino, Recino.

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