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Piacenza - Rossini: «Conta essere primi alla fine e non oggi. Guai a sottovalutare il Ponte San Pietro»

Biancorossi domenica al Garilli (ore 14.30) da primi della classe (ma la Varesina ha una gara in meno): «Non facciamo prendere da questa situazione, i ragazzi sono consapevoli che ora inizia un percorso nuovo dove non siamo più gli inseguitori ma gli inseguiti». Recino squalificato, sempre out Andreoli e Bassanini.

Di generazione in generazione

Prima domenica da capolista per il Piacenza (in attesa del recupero Varesina-Palazzolo del 3 aprile) e testa coda del campionato per la 32a giornata con i biancorossi che ospitano al Garilli (ore 14.30) il fanalino di coda Ponte San Pietro. I lombardi sono senza dubbio all’ultima spiaggia perché a 7 giornate dal termine accusano un ritardo di 11 punti sulla zona playout e hanno praticamente un piede e mezzo in Eccellenza.
Ed è proprio per questo motivo che il Piacenza non dovrà assolutamente sottovalutare l’impegno: il Ponte proverà l’ultimo sforzo per cercare di tornare in corsa e più in generale, come tutte le avversarie, proverà a prendersi il prestigioso scalpo del Piace. Rossini in attacco dovrà rinunciare al cannoniere Recino che deve scontare un turno di squalifica, mentre in diffida ci sono Del Dotto, Marquez e Gerbaudo.
Per il resto non dovrebbero esserci grossi problemi di formazione, con i soliti assenti Andreoli (stagione finita) e Bassanini (rientro previsto per metà aprile). Possibile una gestione delle forze da parte del tecnico, e anche delle diffide (in particolare quella di Gerbaudo) perché dopo questo turno si tornerà in campo subito giovedì 28 marzo con il big match che può valere più di mezza stagione: lo scontro diretto in casa del Caldiero Terme.

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«Non è stata una settimana diversa per noi e i ragazzi me l’hanno dimostrato con degli allenamenti di intensità, qualità e quantità, quindi non è cambiato nulla. Il primo posto ci deve dare solo più consapevolezza e autostima, sapendo che da oggi inizia un percorso diverso: siamo sempre stati quelli che inseguivano, ora siamo quelli inseguiti fermo restando che la Varesina ha una partita in meno di noi e dunque, tecnicamente, potrebbe agganciarci in vetta. Non facciamoci però prendere da queste situazioni, conta essere primi dopo l’ultima giornata e non ora. I ragazzi ne sono perfettamente consapevoli e su questo fronte sono sereno, dopodiché fa piacere perché abbiam fatto bene, una bella rincorsa che vogliamo portare a termine bene».
Poi il tecnico fa un passo indietro. «Secondo me a Crema abbiamo giocato bene, a volte possiamo sembrare lenti, però è il nostro modo: se non ci pressano noi tendenzialmente aspettiamo per poi passare le linee degli avversari. Sono d’accordo nel dire che a volte la palla va troppo lenta, quello sì, e dobbiamo anche finalizzare e concretizzare di più. Qui sono d’accordo, non lo sono quando sento diro che non giochiamo bene. A Crema abbiamo concesso una rimessa nella ripresa e siamo stati padroni della partita. Sono contento».

E sul Ponte San Pietro. «Sono ultimi, arrivano da tre sconfitte: potrei dirvi questo. E invece vi dico hanno pareggiato a Desenzano e perso di misura con le prime della classe. Guai a sottovalutare questo avversario, hanno delle potenzialità importanti come Macoumba (12 reti) e hanno anche giocatori di esperienza. E’ un girone equilibrato, guai a sottovalutare qualcuno. Sul fare dei cambiamenti adesso valutiamo, abbiamo ancora la rifinitura e vedremo solo all’ultimo. Sinceramente in queste ultime settimane sto mischiando molto le carte perché i ragazzi sono tutti sul pezzo, mi dimostrano grande mentalità e quindi mi danno molte opzioni, soprattutto mi permettono di decidere all’ultimo secondo. Inoltre la partita di giovedì ci interessa poco ora, ci penseremo da domenica sera, adesso l’unico obiettivo è il Ponte San Pietro».

Piacenza (4-4-2) - Moro; Napoletano, Silva, Somma, Iob; Zini, Corradi, Tourè, Kernezo; D’Agostino, Marquez. All Rossini

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