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Piacenza - Franzini: «Una prova straordinaria». Pagelle

Trasuda soddisfazione Arnaldo Franzini nelle interviste post gara dopo la vittoria al “Franchi”. I suoi hanno giocato una partita praticamente perfetta: «Credo che il primo tempo disputato oggi meritasse qualcosa di più del semplice 0-1 -...


Trasuda soddisfazione Arnaldo Franzini nelle interviste post gara dopo la vittoria al “Franchi”. I suoi hanno giocato una partita praticamente perfetta: «Credo che il primo tempo disputato oggi meritasse qualcosa di più del semplice 0-1 - analizza il tecnico emiliano - anche perché le partite possono cambiare, un po’ per la forza dell’avversario e un po’ per un inevitabile calo nostro. Però sicuramente abbiamo giocato una grande partita, anche considerando chi affrontavamo e il fatto che giocavamo fuori casa». Saber dopo il gol è dovuto uscire zoppicando. Per le sue condizioni però non ci sono preoccupazioni: «Lui sta giocando da un po’ di tempo con una fascite plantare che gli provoca problemi. Corre male, perciò subito dopo il gol ha accusato i crampi e già prima mi aveva detto di tenere un cambio perché non stava bene». Fortuna ha voluto che Franzini non si giocasse prima la carta del cambio: «Per la prestazione che stava facendo - sorride - a meno che non muore in campo non lo tolgo».
Alessandro Cazzamalli è uno dei più in vista nel successo in terra toscana. Non solo per il gol messo a segno: «Vincere qui da neopromossa, anche se siamo il Piacenza, ha grande valore ed è stato importante perché corona lo splendido inizio di campionato che stiamo disputando». Ora non è più un’eresia pensare di alzare l’asticella delle ambizioni: «Bisogna ricordarci che siamo una neopromossa - afferma il centrocampista - quindi il nostro obiettivo dev’essere quello della salvezza. Anche se tanta gente la C l’ha fatta e l’esperienza non ci manca. Se continueremo a tenere questi ritmi, questa voglia, anche nei momenti di alti e bassi che in una stagione ci sono sempre, allora potremmo sognare e sperare di entrare nei playoff».

A fianco del compagno, siede Jacopo Silva, difensore e pilastro della difesa biancorossa ormai da due stagioni, protagonista suo malgrado nell’occasione del calcio di rigore al Siena: «Diciamo che nell’episodio è stato molto bravo il loro attaccante e l’arbitro ci è cascato, - afferma - devo dire che a velocità normale non era uno scandalo dare rigore. C’è stato questo taglio dell’attaccante, io l’ho seguito ed è stato abile ad allargare la gamba al momento giusto per cercare il contatto». La prova della difesa è stata ottima, punita sulle uniche due sbavature in una partita: «Vorrei vedere le immagini dei gol perché per me tutti e due erano in fuorigioco. Però abbiamo tenuto bene, come del resto nelle ultime partite abbiamo fatto sempre ottime prestazioni a livello difensivo. Questo accade perché anche attaccanti e centrocampisti danno una mano a tutta la squadra».
Per la società biancorossa c'è lo spazio per una dedica, arrivata a nome di tutto il club per bocca del direttore generale Marco Scianò: «Desideriamo dedicare questa bella vittoria al nostro amico e tifoso Federico Malvezzi».

COLELLA - E’ rabbuiato mister Giovanni Colella, allenatore del Siena, dopo il rovescio casalingo contro il Piacenza. «Abbiamo affrontato male la partita fin dall’inizio - afferma lapidario - quindi è inutile cercare scuse. Al di là dell’avversario che ha i suoi meriti e al quale faccio i complimenti, penso che abbiamo molti demeriti noi. Io per primo mi prendo la responsabilità per non essere riuscito in settimana a trasmettere la giusta carica per questa partita. Non venivamo da una gran settimana di allenamento. Dopo le due vittorie, io in questa settimana avevo cercato di smorzare gli entusiasmi ma vedo che non è servito. Davanti a una prestazione del genere è giusto che il comandante della barca si prenda le sue responsabilità, così come mi sono preso la responsabilità di non fare giocare Marotta».
Dal nostro inviato a Siena
Marcello Astorri


La pagelle di Marcello Astorri

Miori 6: sul suo conto gravano due incertezze piuttosto gravi sui gol senesi. Ha comunque tanto peso il rigore parato a Mendicino che avrebbe potuto riaprire la partita a un quarto d’ora dal termine.
Sciacca 7: tatticamente svolge una gara favolosa. Ara la sua fascia di competenza con sovrapposizioni e appoggi regolari alla fase offensiva, dalle sue parti si fa fatica a passare. Prende un palo incredibile a Ivanov battuto, ma non è un attaccante e si può perdonare.
Pergreffi 8: una prova stentorea, autorevole. Mendicino si schianta su di lui come una pallina di pongo contro il muro. Non sbaglia un solo intervento.
Silva 7,5: gioca bene, con attenzione, senza concedere spiragli agli attaccanti locali. Va pure vicino al gol sugli sviluppi di un corner. Sul fallo da rigore è forse un po’ precipitoso, ma poteva tranquillamente non essere fischiato.
Agostinone 7,5: il primo tempo è da giocatore di enorme qualità. Mette in mezzo palloni invitantissimi, soprattutto quello che vale lo 0-1 è un cioccolatino solo da scartare. Chiude con diagonali pazzesche. Nella ripresa cala, ma rimane sempre sul pezzo.
Saber 8: una partita "monstre". Non solo per i chilometri di campo divorati insieme agli avversari che si presentavano di volta in volta di fronte a lui, ma anche per un gol da buono che di fatto chiude il match. Esce per crampi e per il riacutizzarsi della fascite plantare che lo affligge da tempo. Dal 32’ st Barba s.v.
Taugourdeau 7: metronomo insostituibile, dotato di fosforo e piede raffinato. Per tutta la partita rimane nel vivo del gioco e da il “La” a tutte le azioni più pericolose.
Cazzamalli 7,5: un vero gigante, e non solamente per la sua corporatura. Il centrocampista fa una partita a tutto tondo, con coscienza tattica, tecnica e la giusta cattiveria. Segna un gol tutta potenza che si merita alla grande.
Matteassi 8,5: è il migliore in campo a Siena. E’ un maestro d’orchestra che quando sta bene, fa ancora strabuzzare gli occhi. Un gol, un assist da fuoriclasse: il sacco di Siena porta il suo volto. Dal 36’ st Abbate s.v.
Razzitti 6,5: scivola sul più bello nell’occasione più nitida che gli capita, però la sua partita è tutto un concentrato di sponde, movimenti smarcanti e giocate solo apparentemente banali. Dal 34’ st Titone s.v.
Franchi 7,5: micidiale. Questa è la parola che compendia al meglio la sua prestazione. Rondanini vede ancora i fantasmi per il suo continuo puntare l’uomo, tra sterzate e giocate mai leggibili per chi dovrebbe - almeno nelle intenzioni - provare a limitarlo.

All. Franzini 8: L’ingegnere di questa macchina perfetta, che gioca a memoria maciullando avversari, è senza dubbio lui. I ragazzi lo seguono in ogni suo passo, il kaiser Franz dà comandi semplici e chiari e li fa ripetere alla nausea in allenamento. I risultati si vedono eccome.

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