Piacenza - Abbate: «Ci è mancato solo il gol, ma crediamoci fino alla fine». Le pagelle: la difesa regge
Il tecnico: «Sappiamo benissimo e finalmente ne sono consapevoli anche i giocatori che non c'è più tempo. Per questo non avrei voluto il turno infrasettimanale, perché abbiamo bisogno di lavorare molto sul campo. Oggi ci è mancata solo la zampata vincente ma siamo stati in controllo della gara»
Nava 6: un po’ impreciso quando si sgancia e deve far ripartire l’azione, però a livello difensivo c’è ben poco da appuntargli.
Parisi 5,5: sembra non avere troppo energie. Non parte neanche male, però poi non riesce a dare un grosso contributo in fase offensiva. Dal 20’ st Chierico 5: gettato nella mischia per dare nuova linfa in mediana, purtroppo però non riesce a incidere minimamente.
Gonzi 6: prova a darsi da fare nella posizione di mezzala. L’impegno c’è, ma sembra non riesca a sprigionare appieno il suo potenziale, lui che è bravo a saltare l’uomo e a crossare. Dal 20’ st Munari 6: entra col piglio giusto, crea almeno un paio di situazioni pericolose. Ma forse gli sarebbero serviti più minuti per incidere.
Suljic 5,5: stavolta non riesce a inventarsi nessuna giocata decisiva. Prova ad accendersi a tratti, ma per lunghi periodi di gara resta nella penombra.
Giorno 5,5: gioca un discreto primo tempo, dove dà un buon contributo come metronomo. Poi cala col passare dei minuti fino ad autocancellarsi dal campo. Dal 45’ st Palazzolo s.v.
Rizza 5,5: nel primo tempo è tra i migliori, scaglia un gran siluro che costringe Melgrati al corner. Poi, però, ha sulla coscienza la più ghiotta delle occasioni, a un secondo dalla fine della partita, e non riesce a trasformarla in gol.
Cesarini 5: il mago tiene tutti i suoi strumenti nella valigetta. Eppure, nel primo tempo, gli capita sui piedi un’occasione irripetibile, ma la spreca sparando la sua girata addosso a Melgrati. Dal 40’ st Plescia s.v.
Morra 6: lì davanti è quello più convincente, nel primo tempo va anche al tiro e costringe alla parata Melgrati. In generale si sbatte e svaria su tutto il fronte d’attacco, ma i compagni gli servono palloni buoni con il contagocce.
All. Abbate 6: nel primo tempo la squadra dimostra di essere viva e affamata al punto giusto, ma non riesce a capitalizzare quello che costruisce. Un peccato grave, in una situazione che non ha più alcun margine d’errore. Da salvare, però, il cambio di registro sul piano dell’atteggiamento, su questo bisognerà puntare per non perdere anche le residue speranze di playout.